Mes con condizionalità totali. Conte pretenda le dimissioni di Gualtieri
di Paolo Desogus*
A quanto pare c’è un buco di bilancio nelle casse dello stato. Secondo il Sole24Ore mancano risorse per circa 25 miliardi di euro per cui, secondo il Ministro Gualtieri, occorre ricorrere al MES. E non più per la sanità, ma per la spesa corrente, dunque dentro il sistema di condizionalitaà stabilite dai trattati senza eccezioni più o meno fittizie.
Si tratta chiaramente di un ricatto o meglio di una trappola contro Conte e soprattutto contro il paese. Abbiamo infatti già ricordato altre volte che il responsabile dell’Economia ha lesinato l’emissione di titoli in maniera scientifica e criminale. Il caso più clamoroso è quello di maggio, quando di fronte a una richiesta di 108 miliardi lo stato ha messo all’asta solo 14 miliardi. Non è l’unico caso.
Considerando le coperture della Bce, confermate recentemente da Christine Lagarde, l’emissione di titoli poteva essere lanciata senza problemi. Gualtieri, che ha invece da sempre progettato di portare l’Italia sotto il controllo esterno, ha scientificamente lavorato per tenere le casse all’asciutto.
Come definirlo? Bandito? Criminale? In tutti i casi Gualtieri ci conferma che al di là dell’impianto ordoliberista dell’Ue, l’Italia è ostaggio di una classe politica incapace di dotarsi di ministri dell’economia che lavorano per il paese. Forte dei risultati ottenuti in Ue (buoni nell’ottica mediatica) ora Conte dovrebbe chiedere la testa di Gualtieri.
*Professore alla Sorbona di Parigi