Le continuità imperiali nella politica giapponese - L'ANALISI DEL MESE
di Fabrizio Verde
Dallo scorso ottobre, per la prima volta nella sua storia, il Giappone ha un Primo Ministro donna: Takaichi Sanae. Nata il 7 marzo 1961 a Yamatokoriyama, nella prefettura di Nara, è una figura ben nota della politica giapponese contemporanea e anche la prima donna a guidare il Partito Liberal Democratico (PLD). Laureata all’Università di Kobe e con seccessive esperize di formazione negli Stati Uniti, Takaichi ha intrapreso inizialmente una carriera nel mondo dell’informazione e dell’analisi politica, lavorando come scrittrice-autrice, assistente parlamentare e conduttrice televisiva, esperienze che le hanno fornito una solida base comunicativa e una profonda conoscenza del panorama istituzionale.
Il suo ingresso in politica avviene nel 1993, quando viene eletta alla Camera dei Rappresentanti come indipendente. Tre anni più tardi aderisce al Partito Liberal Democratico, partito con cui si è affermata come una delle voci più influenti della destra conservatrice giapponese. Nel corso degli anni ha ricoperto numerosi incarichi ministeriali, in particolare durante i governi di Shinzo Abe e Fumio Kishida: tra questi, Ministro di Stato per gli Affari di Okinawa e dei Territori Settentrionali, per la Politica Scientifica e Tecnologica, per l’Innovazione, per gli Affari Giovanili e l’Uguaglianza di Genere, nonché per la Sicurezza Alimentare. Tali ruoli le hanno permesso di consolidare competenze trasversali, con un’enfasi crescente su questioni di sicurezza economica, sovranità tecnologica e strategia.
La sua ascesa al vertice del governo giapponese nel 2025 rappresenta una svolta storica non solo per il suo valore simbolico - la prima donna a guidare il paese - ma anche per il profilo ideologico che incarna. Takaichi è infatti nota per le sue posizioni fortemente conservatrici, allineate con l’ala più tradizionalista del PLD, e per un approccio pragmatico e assertivo alle sfide geopolitiche ed economiche del Giappone nel contesto indo-pacifico. Il suo impegno per la "sicurezza economica" - intesa come protezione delle catene di approvvigionamento, promozione dell’innovazione strategica e rafforzamento dell’autonomia tecnologica, è diventato un punto cardine della sua agenda politica.
Prima di dedicarsi a tempo pieno alla politica, Takaichi ha maturato esperienze internazionali significative, tra cui un periodo come ‘congressional fellow’ negli Stati Uniti, e ha collaborato con importanti think tank giapponesi, affinando una visione globale della politica estera e di difesa. La sua retorica chiara, la capacità di mobilitare consenso all’interno del partito e la determinazione nel perseguire riforme strutturali ne fanno una leader decisa di orientare il Giappone verso una politica estera più assertiva in linea con l’amministrazione Trump negli Stati Uniti, con la volontà di rafforzare le alleanze strategiche con il campo occidentale, a partire da quella con Washington.
La leadership di Takaichi Sanae segna un deciso inasprimento....
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