Il Presidente del Sudafrica Ramphosa si rivolge alla nazione sui risultati dello "storico" Vertice Brics

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Il Presidente del Sudafrica Ramphosa si rivolge alla nazione sui risultati dello "storico" Vertice Brics



In un messaggio alla nazione ieri, domenica 3 settembre, il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha fatto il punto sul vertice storico del 22-24 agosto che di Johannersburg che ha visto la decisione storica dell'allargamento dei BRICS.

Si tratta di un "nuovo capitolo" nella storia dell'organizzazione e del Sud Globale ha dichiarato. "È stato un vertice storico che ha inaugurato una nuova era per i BRICS", ha dichiarato il leader sudafricano, che ha ricordato ai suoi cittadini come al forum hanno partecipato, oltre ai cinque fondatori, i rappresentanti di altri 61 Paesi (46 del continente africano).

"Il Vertice BRICS ha preso diverse decisioni per portare avanti la lotta per un ordine mondiale più equo e inclusivo, incentrato sullo sviluppo paritario di tutti i popoli." Tra i risultati, ha sottolineato Ramaphosa, sicuramente la decisione di ampliare il blocco, che dal 1° gennaio 2024 includerà anche Argentina, Egitto, Iran, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita ed Etiopia. Secondo il leader sudafricano, i BRICS nella loro versione allargata permetteranno di "allineare meglio le voci" delle nazioni che si impegnano per "un sistema globale più equo di governance, finanza, investimenti e commercio, basato su regole chiare". In questo contesto, ha sottolineato che "un BRICS allargato sarà un importante sostenitore del Sud globale".

Un altro punto toccato da Ramaphosa nel suo discorso e su cui il Sud Globale punta molto nel prossimo futuro: la necessità di una riforma globale delle Nazioni Unite per trasformare questo organismo mondiale - di cui Cina e Russia sono membri permanenti del Consiglio di Sicurezza - in un'istituzione "più rappresentativa, efficace e democratica", soprattutto a livello dei Paesi in via di sviluppo.

Il presidente sudafricano ha, infine, sottolineato l'istruzione data dai capi di Stato dei BRICS ai rispettivi ministri delle finanze e capi delle banche centrali di considerare l'uso di diverse valute nazionali, strumenti di pagamento e piattaforme nel commercio internazionale e nelle transazioni all'interno del blocco e tra i suoi partner commerciali. 

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