"Deve stare molto attenta". Il monito di Trump all'Unione Europea
In un intervento pronunciato nella Sala del Gabinetto della Casa Bianca, il Presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump ha rivolto un severo monito all’Europa, definendone l’attuale traiettoria “nella direzione sbagliata”. Le dichiarazioni, rilasciate lunedì 8 dicembre 2025, sono giunte in risposta alla multa record inflitta dall’Unione Europea alla piattaforma digitale X, di proprietà dell'oligarca Usa Elon Musk.
“L'Europa deve stare molto attenta. Stanno facendo molte cose. Vogliamo che l'Europa rimanga l'Europa”, ha affermato il Presidente Trump, sottolineando con tono perentorio: “È molto negativo, molto negativo per la gente. Non vogliamo che l'Europa cambi così tanto”.
L’oggetto della disputa è la sanzione amministrativa di 120 milioni di euro (equivalenti a 140 milioni di dollari) irrogata da Bruxelles per presunte violazioni del Digital Services Act (DSA), la normativa comunitaria sui servizi digitali. L’indagine, protrattasi per due anni, ha accertato condotte ingannevoli legate al sistema di verifica “Blue Checkmark”, carenze nella trasparenza dell’archivio pubblicitario e il rifiuto di garantire ai ricercatori l’accesso ai dati pubblici.
Il Capo della Casa Bianca ha bollato la sanzione come “disgustosa”, pur precisando che, al momento, Elon Musk non ha richiesto il suo intervento diretto sulla vicenda. Trump ha inoltre anticipato di attendere un rapporto dettagliato sull’azione dell’UE nel corso della giornata, esprimendo scetticismo sulle sue basi giuridiche: “Non vedo come possano farlo”.
La reazione transatlantica non si è limitata alla diplomazia. Lo stesso Musk ha respinto con veemenza la decisione, definendola “assurda” e sottolineando come il gravame finanziario colpisca anche lui personalmente. In una dichiarazione dai toni aspri, il magnate ha suggerito di indirizzare le proteste non solo verso le istituzioni comunitarie, ma anche verso i funzionari responsabili, arrivando a invocare la necessità di “abolire” il blocco comunitario.
Dal canto suo, l’Unione Europea ha difeso la propria azione attraverso la Commissaria per la Tecnologia, Henna Virkkunen, la quale ha ribadito che la sanzione è “proporzionata” e ha respinto qualsiasi accusa di censura, rigettando le critiche statunitensi che vedono nella norma un attacco alle imprese tecnologiche americane.

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