Cui prodest l'attacco USA in Siria? Queste foto lo dimostrano

2366
Cui prodest l'attacco USA in Siria? Queste foto lo dimostrano

 

Proprio questa mattina, senza avere particolari dettagli sull'attacco degli USA, il primo dell'era Joe Biden, siamo stati facili profeti, in merito proprio al luogo dove è avvenuto il bombardamento, ovvero la Siria nord orientale, al confine con l'Iraq, dove, guarda caso, l'ISIS è ancora attivo.

L'agenzia Sputnik in lingua araba, la quale ha un inviato sul posto giusto per precisarlo a chi storce il naso sulla fonte, ha intervistato un generale siriano ed ha mostrato in anteprima le foto con i danni dei bombardamenti statunitensi, facendo luce sull'accaduto.

Il Generale siriano Nizal al Khader ha spiegato che è stato preso di mira "il passaggio utilizzato dalle forze alleate dell'Esercito arabo siriano, che combattono i gruppi terroristici nella zona di confine desertica tra Siria e Iraq, guidati dall'organizzazione terroristica ISIS".

 

 

Traete voi le conclusioni.

Khader, comandante della 17a Divisione dell'esercito siriano ha aggiunto che "l'aggressione americana ha provocato il martirio di un membro delle Forze di mobilitazione popolare irachena, con danni materiali al sito, che è considerato un palese attacco alle norme e alle leggi internazionali".

 

 

Il generale, inoltre,  ha negato che ci sono state vittime tra l'esercito arabo siriano a seguito dell'aggressione, e ha anche smentito i rapporti che riportano grandi perdite nei ranghi delle forze di mobilitazione popolare irachena, secondo quanto riportato da alcuni media occidentali.

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Burevestnik: il game changer della Russia di Giuseppe Masala Burevestnik: il game changer della Russia

Burevestnik: il game changer della Russia

La triste deriva del movimento pro-Pal di Michelangelo Severgnini La triste deriva del movimento pro-Pal

La triste deriva del movimento pro-Pal

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia di Marinella Mondaini “Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Cina e Russia non temono più l'Occidente di Michele Blanco Cina e Russia non temono più l'Occidente

Cina e Russia non temono più l'Occidente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti