Cuba. Leader della “marcia pacifica” del 15 novembre smascherato dall’agente ‘Fernando’

1666
Cuba. Leader della “marcia pacifica” del 15 novembre smascherato dall’agente ‘Fernando’

 

Si sta avvicinando il 15 novembre, ed è un giorno importante per Cuba, non solo perché l’Isola riaprirà al turismo e più di un milione e seicentomila studenti rientreranno a scuola dopo le obbligate chiusure per la pandemia, ma perché, dalla piattaforma di opposizione ‘Archipiélago’, proprio per il 15, è stata richiesta una “Marcia pacifica per il cambiamento”, da svolgersi in varie città dell’Isola.

La richiesta è stata avanzata in riferimento all’articolo 56 della Costituzione, il quale afferma che: “I diritti di riunione, manifestazione e associazione, per scopi leciti e pacifici, sono riconosciuti dallo Stato purché esercitati nel rispetto dell'ordine pubblico e nel rispetto delle norme stabilite dalla legge

Dato che le autorità cubane, con prove rese pubbliche, hanno accertato che «la marcia ha il chiaro intento di promuovere un cambio di sistema politico a Cuba, in violazione alla Costituzione», la richiesta di manifestare non gli è stata concessa.

Il motivo del diniego è in riferimento a un altro articolo della Costituzione, che prevale su quello al quale i manifestanti si appellano.

L’articolo è il 45, e dice: “L'esercizio dei diritti delle persone è limitato solo dai diritti degli altri, dalla sicurezza collettiva, dal benessere generale, dal rispetto dell'ordine pubblico, dalla Costituzione e dalle leggi.

Nonostante sia stato spiegato il perché del divieto, i promotori della marcia nazionale vogliano comunque scendere in piazza a manifestare, con il chiaro intento di provocare la reazione delle forze dell’ordine e montare una nuova campagna di discredito sulla “repressione liberticida del regime comunista”, come è accaduto l’11 luglio.

A parte qualche eccezione, sui grandi media europei ancora non se ne parla, ma dallo loro base operativa di Miami, gli anticastristi cubani, settori del Congresso Usa e agenti dell’intelligence statunitense è da tempo che stanno lavorando per preparare le manifestazioni del 15 novembre.

Il loro obbiettivo è quello di coinvolgere l’opinione pubblica intorno a dei leader di movimenti civici che devono mostrare una parvenza “progressista”, in modo da non destare sospetto e riuscire ad aggregare intorno a sé anche il mondo degli intellettuali, degli artisti e della parte più culturalmente “aperta” della società civile, fino a quando si riuscirà a creare una “massa critica”, con la quale innescare una serie di proteste da poter “cavalcare” con i loro media, con le varie organizzazioni internazionali e quelle umanitarie.

Uno dei siti cubani più attento alle varie iniziative antirivoluzionarie è «La Razones de Cuba» che, con i suoi approfondimenti, svela quello che c’è dietro la narrativa mediatica con la quale si presentano certi “movimenti pacifici della società civile”, i quali non sono altro che strumenti di un piano già sperimentato da anni dalle varie amministrazioni americane.

In questo caso si è occupata del principale promotore delle manifestazioni, il giovane drammaturgo Yunior García Aguilera, rappresentante della “Plataforma Archipiélago”.

Come è accaduto con altri, anche lui è sponsorizzato da tutti i media del Continente americano che sono in opposizione al governo cubano, è legittimato da gruppi del Congresso statunitense e infine dalle varie organizzazioni in difesa dei diritti umani, come ad esempio ‘Amnesty International’, di cui ho già dedicato un articolo per le mendaci dichiarazioni della sua “Direttrice per le Americhe”[1].

All’interno del servizio de “La Razones de Cuba”, c’è anche un racconto del Dottor Carlos Leonardo Vázquez González, medico specialista.

Il suo non è un approfondimento sulle Scienze mediche, perché Vázquez González – da più di 25 anni – era sotto copertura col nome Fernando”, essendo un’agente della Sicurezza dello Stato cubano e, nel 2019, glie è “capitato” di stare molto vicino a Yunior García Aguilera.

Nel video che segue, oltre alle dichiarazioni dell’ex agente, si spiegano molte altre cose in modo approfondito, si fanno ascoltare audio, vedere filmati, si citano ex Presidenti di Stato o di governo, si mostrano documenti e foto inequivocabili.

Purtroppo il video non ha sottotitoli in italiano (solo in spagnolo) e forse in molti faranno fatica a seguirlo.

Per chi proprio non riesce a comprendere il video, accennerò sommariamente alcuni punti tra i più significativi del servizio, mettendo in copia anche alcuni passaggi dell’articolo dove è stato pubblicato. Per chi è interessato a leggerlo integralmente trova il link nelle note[2]. Anche questo in spagnolo, ma col traduttore di Google si può leggere di tutto.

L’agente Fernando (in seguito sarà nominato col suo vero nome), nel settembre 2019, ha partecipato, come infiltrato, a un evento sul ruolo che le Forze Armate dovrebbero avere in un processo di “transizione politica”. Questo è stato promosso a Madrid, dalla filiale dell’università americana di Saint Louis, nel quale furono invitati solo cubani, e di varie professioni, tra cui Yunior García Aguilera, il promotore delle “marce pacifiche” del 15 novembre.

«Questa iniziativa è figlia di un progetto realizzato da esperti provenienti da diverse parti del mondo, e dietro di esso ci sono molte organizzazioni finanziate dagli Stati Uniti per rovesciare la Rivoluzione Cubana». Così ha spiegato l’ex agente cubano, il Dr. Carlos Leonardo Vázquez González, aggiungendo che, nel “laboratorio ‘paramilitare’” nel quale hanno partecipato, erano presenti anche due Generali per dare informazioni su un possibile scontro tra le Forze armate e il popolo.

In quell’occasione, Richard Youngs, un esperto del Carnegie Endowment for International Peace, con sede a Washington, ha tenuto una conferenza sulle nuove forme di attivismo civico, che non è altro che un mezzo per instaurare un capitalismo fondamentalista che apre le porte alle privatizzazioni.

Ma quella non era la prima partecipazione di Yunior García Aguilera a un incontro di questo calibro perché, nel 2018, come “agente politico”, era stato in Argentina in un evento coordinato dal progetto “Tempo di cambiamenti per Cuba”, per nuovo ruolo delle forze armate in un processo di transizione.

Gli obiettivi del corso miravano a concentrarsi sullo studio delle FAR (le Forze Armate Rivoluzionarie di Cuba), cercando di avere contatti all’interno di queste e prendere informazioni, per poi riportare possibili scenari futuri agli altri oppositori, con supposti alleati tra le Forze Armate, in modo da provocare un cambio di sistema politico a Cuba.

Un altro aspetto del “golpe morbido”, con cui raggiungono l’obbiettivo per un cambio di governo a loro scomodo, è l'affiliazione e l'attivismo di figure culturali per generare processi destabilizzanti. Per questo, il drammaturgo Yunior García Aguilera, si adatta perfettamente al ruolo di promotore della marcia provocatoria del 15 novembre.

Nel video si parla anche del terrorista Ramón Saúl Sánchez, che ha avuto contatti telefonici con Yunior García.Nella telefonata si diceva disposto a dargli tutto il suo appoggio con le varie organizzazioni anticastriste, molto orgogliose del lavoro che il giovane drammaturgo cubano stava svolgendo.

Gli ha anche suggerito di fargli sapere di qualsiasi iniziativa mediatica necessitava, perché avevano vari mass media che si sarebbero resi subito disponibili a promuoverla,

Per chi volesse conoscere il curriculum dei crimini di questo personaggio e ascoltare anche la telefonata, lo può fare andando alle note di fine articolo[3].

Voglio però aggiungere che, secondo dichiarazioni di Yunior García, la telefonata è stata editata dai servizi cubani in modo che si percepisse una complicità tra i due, che in realtà, lui dice, non esserci, e che, ricevendo più di cento telefonate al giorno, non può sapere la storia personale di ognuno.

Nel suo racconto a “La Razones de Cuba, il Dr. Vázquez González, ha aggiunto che ciò che si sta cercando di fare a Cuba, è provocare il caos, la disobbedienza della società, in modo che poi le organizzazioni internazionali applichino sanzioni, fino ad arrivare all'intervento militare e all'imposizione di un governo alternativo nell’Isola”.

Nonostante tutte queste prove inconfutabili, Yunior García, continua a negare ogni rapporto con organizzazioni o agenzie sovversive finanziate dall'amministrazione statunitense.

Il ruolo principale assunto da Yunior García Aguilera, dice il Dr. Vázquez González, è iniziato all'Università di Saint Louis, quando ha dichiarato apertamente che al suo ritorno a Cuba si sarebbe dedicato alla controrivoluzione.

La marcia del 15 novembre non costituisce una genuina espressione degli interessi del popolo, né Yunior García Aguilera rappresenta gli intellettuali e gli artisti cubani.

Entrambi le cose sono una variabile in più di ciò che è già accaduto negli anni passati, ed è quello che, il Governo degli Stati Uniti e i suoi agenti politici interni all’Isola, cercano di applicare a Cuba, ma l’intento puntualmente fallisce.

Il video si conclude con le parole dell’ex agente cubano, pronunciate con gli occhi lucidi e nodo in gola: 

«Il mio nome è Carlos Leonardo Vázquez González. Sono un medico e Specialista di Primo Grado in Medicina Generale Integrale, Specialista in Oncologia e Master in Scienze.

Però sono un cubano, un rivoluzionario, un martiano [riferito a José Martí, eroe nazionale di Cuba, n.d.t.], e soprattutto un fidelista [riferito a Fidel Castro].

Da più di 25 anni sono l’agente Fernando, della Sicurezza di Stato, alla quale ho dedicato la mia vita, e oggi sono qui per fare una denuncia pubblica al popolo di Cuba:“Che non si lasci ingannare da leader creati per mezzo di manuali, perché non lasceremo che Cuba sia occupata dal grande nemico del Nord”».

----------------------

 [1] Articolo sulle dichiarazioni mendaci della “Direttrice di Amnesty International per le Americhe” sui diritti umani a Cuba: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-cuba_per_il_15_novembre_gli_anticastristi_chiamano_e_amnesty_international_risponde/42370_43754/

 

[2] Articolo “Le azioni di Yunior non sono autentiche, lo dimostra l'agente Fernando

http://razonesdecuba.cu/las-acciones-de-yunior-no-son-genuinas-el-agente-fernando-lo-prueba-video/

[3] Chi è Ramón Raúl Sánchez? Una lista dei suoi crimini da terrorista + Audio telefonata con Yunior García

https://bufasubversiva.wordpress.com/2021/10/26/quien-es-ramon-raul-sanchez-el-asesor-de-junior-garcia/

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La strategia del riccio di Trump di Giuseppe Masala La strategia del riccio di Trump

La strategia del riccio di Trump

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti