Raisi agli Usa: incontro con Biden solo dopo revoca sanzioni

889
Raisi agli Usa: incontro con Biden solo dopo revoca sanzioni

 

Il neo eletto presidente dell'Iran Seyed Ebrahim Raisi mette subito le cose in chiaro, annunciando il rifiuto ad incontrare il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Inoltre, gli chiede di rispettare gli impegni del suo paese e revocare le sanzioni.

Raisi ha fatto queste affermazioni nella sua prima conferenza stampa dopo l'annuncio dei  risultati delle elezioni presidenziali di venerdì scorso, in cui è stato eletto con il 61,95% dei voti.

Alla domanda su un possibile incontro con il presidente degli Stati Uniti in caso di revoca delle sanzioni anti-iraniane, il presidente eletto dell'Iran ha risposto con un sonoro “no”.

Come ha sottolineato Raisi, è fondamentale che Washington tolga tutte le sanzioni e mantenga ancora una volta tutte le sue promesse stipulate nell'accordo nucleare firmato nel 2015 tra Iran e il G5+1 - poi integrato da Usa, Regno Unito, Francia, Russia e Cina, più Germania.

“Diciamo agli Stati Uniti che devono revocare tutte le sanzioni e devono tornare e adempiere ai propri obblighi; Gli europei non devono lasciarsi influenzare dalle pressioni americane e devono agire secondo quanto hanno promesso; Questa è la richiesta della nazione iraniana”, ha sottolineato.

Allo stesso modo, ha denunciato che Washington ha violato il patto nucleare - ufficialmente chiamato Comprehensive Joint Action Plan, PIAC o JCPOA, e gli europei non hanno rispettato i loro impegni.

La situazione economica dell'Iran non dipende dai colloqui di Vienna

Inoltre, ha fatto riferimento ai dialoghi tenuti a Vienna tra Teheran e il resto dei firmatari del PIAC, ad eccezione di Washington.

"Non permetteremo che i negoziati diventino erosivi [...] ogni incontro deve avere un risultato [...] e deve dare un contributo alla grande nazione dell'Iran [...] ed eliminare restrizioni e sanzioni", ha precisato, aggiungendo che dopo la verifica di tali questioni la Repubblica Islamica proseguirà i dialoghi.

Infatti, ha proseguito, il negoziato con il mondo intero è un principio della politica estera iraniana e Teheran sostiene qualsiasi dialogo che tuteli gli interessi nazionali, tuttavia “non legheremo la situazione economica e le condizioni di vita delle persone ai negoziati ” , ha spiegato.

Allo stesso tempo, ha ricordato che, finora, la politica di massima pressione degli Stati Uniti non è stata in grado di far fallire il popolo iraniano, quindi gli americani devono riconsiderare la loro posizione.

"Il mondo dovrebbe sapere che la politica estera del nostro governo non inizia con il PIAC perché non sarà limitata al PIAC", ha avvertito.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

"I nuovi mostri" - Roger Waters "I nuovi mostri" - Roger Waters

"I nuovi mostri" - Roger Waters

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA di Fabrizio Verde Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina di Giuseppe Masala Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE   Una finestra aperta La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La sinistra, l'America, e l'Occidente di Giuseppe Giannini La sinistra, l'America, e l'Occidente

La sinistra, l'America, e l'Occidente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

L'orrore e' il capitalismo di Giorgio Cremaschi L'orrore e' il capitalismo

L'orrore e' il capitalismo

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti