"Io Apro" e il Cherry picking dei media di regime
Perché tanta repressione del Governo Draghi per chi rivendica il solo diritto di lavorare?
La nuova manifestazione di lunedì 12 aprile a Roma dei ristoratori e delle partite Iva - costretti da un anno alla chiusura e con beffe di "ristori/sostegni" - è la reazione annunciata alla mancata risposta delle istituzioni, nonostante le promesse di alcuni esponenti parlamentari di farsi carico delle istanze dei piccoli imprenditori che hanno manifestato a piazza Montecitorio il 6 aprile.
È miseramente fallito il tentativo di strumentalizzare e criminalizzare la mobilitazione: qualche esponente politico ha cercato di cavalcare il disagio socioeconomico, chiedendo aperture, persino esponenti del governo hanno parlato di programmazione di un piano di allentamento delle restrizioni, legandola al "successo del piano vaccinale".
Forse così si pensava di spegnere la miccia.
A Roma sono arrivati autobus e treni da tutta Italia, la maggior parte bloccati dalle forze dell'ordine, con perquisizioni, identificazioni e blocchi totali.
Anche la piazza era stata negata dalla Questura, ma gli organizzatori hanno annunciato su Rai tre (intervistati dalla Annunziata) e su LA7 (da Giletti) che si sarebbero uniti ad una manifestazione già autorizzata nella stessa piazza, indetta con gli stessi obiettivi di portare all'attenzione del governo la disperazione di tutto il tessuto produttivo economico delle piccole e medie imprese italiane.
Mentre la protesta trova eco nei media e sui social internazionali, cosa fanno i media di regime nostrani?
Stanno mettendo in atto un metodo che si applica noto soprattutto nel marketing, in sociologia della comunicazione conosciuto come "Cherry picking".
Il termine si basa sul "processo percepito" di raccolta della frutta, come le ciliegie.
Il raccoglitore dovrebbe selezionare solo i frutti più maturi e più sani. Un osservatore che vede solo il frutto selezionato può quindi concludere erroneamente che la maggior parte, o anche tutto, il frutto dell'albero è in condizioni altrettanto buone. Questo può anche dare una falsa impressione sulla qualità del frutto (poiché è solo un campione e non è un campione rappresentativo ).
Si traduce, in termini di esegesi mediatica, nell'individuare e isolare alcuni elementi di una mobilitazione di piazza, mettendo in evidenza solo un individuo vestito da vichingo, come nei giorni scorsi, o 4 gatti (letteralmente) dell'estrema destra che alzano il braccio e la tensione appositamente.
È la metodologia del cherry picking utilizzata al contrario: "se in un campo di frutta 6 ciliegie sono marce, allora tutto il campo è da rigettare in toto".
Ma gli organizzatori della mobilitazione #ioaprotour non intendono essere strumentalizzati.
Con una determinazione e una lucida padronanza della piazza, sono riusciti ad isolare i tentativi di infiltrazione e a bloccare qualsiasi comportamento che potesse dare alle forze dell'ordine l'opportunità di caricare.
"Ci dissociamo da quanto accaduto in piazza e dalla loro protesta", ha detto uno dei leader del movimento "IoApro", Umberto Carriera, riferendosi all'irruzione nel corteo dei lavoratori da parte di pochi elementi ben noti a Roma di Casa Pound. Ci auguriamo che, a proposito di "selezione delle ciliegie", che qualsiasi valutazione mediatica e politica in atto e a posteriori sugli eventi di oggi tenga conto di quanto dichiarato dall'account ufficiale di Casa Pound. "Roma, CasaPound cerca di raggiungere Piazza Montecitorio #CasaPound Italia, dopo aver aderito alla manifestazione #ioapro dei ristoratori in corso oggi a Roma, partita da Piazza San Silvestro, si è staccata dal corteo principale e sta cercando di raggiungere Piazza Montecitorio".
Qualche tafferuglio comunque c'è stato: una donna è stata manganellata, senza che si levassero le voci della cosiddetta sinistra, indignate per il sofà della von der Leyen. Né è dato comprendere quale metro di valutazione sia stato diversamente utilizzato per le sardine, a Roma per “occupare” il Pd con tende e sacchi a pelo, un mese fa.
Alla fine della giornata una delegazione composta da Umberto Carriera, l'Avv Nannelli e Stefano Agnesini, per l'organizzazione #ioapro è stata ricevuta al MEF dal Governo Draghi. Alle 21 la pagina ufficiale dell'organizzazione ha comunicato:
"È da poco terminato l'incontro con il sottosegretario del governo Draghi. C'è una seria intenzione di aprire "già" dal 20 aprile, ma non possiamo accontentarci delle parole. Decideranno venerdì. Noi riteniamo opportuno continuare a fare pressione. Nelle prossime ore, ci riuniremo per decidere il da farsi. Il direttivo #IoApro"
A conclusione della giornata uno dei leader dei "Io Apro" ha fatto il sunto della giornata e della repressione del governo Draghi. Da ascoltare con molta attenzione:
E qui il momento più raccapricciante: