Il primo nemico dell'Europa

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Il primo nemico dell'Europa


di Giorgio Cremaschi - Fatto Quotidiano, 22 marzo 2025

“E giunto per l’Europa il momento dei riarmo. Per sviluppare le necessarie capacità e prontezza militare per scoraggiare credibilmente le aggressioni armate e assicurare il nostro futuro, è necessario un massiccio incremento della spesa europea per la difesa..”

Questo linguaggio da brividi è un passaggio chiave del LIBRO BIANCO della Commissione UE di Ursula Von der Leyen, che da oggi viene sottoposto all’approvazione del Consiglio dei capi di governo della UE.

La parole e la forma sono determinanti. La forma perché non siamo di fronte ad un talk show, ma alla massima io sede istituzionale europea che deve prendere le decisioni. Le parole perché nel testo del !ibro bianco sottoposto al Consiglio Europeo, è scritto con chiarezza e dettagliatamente che il piano di riarmo è rivolto contro la Russia, la Cina ed loro alleati e deve essere operativo nel 2030. È sostanzialmente un piano che prevede la terza guerra mondiale tra cinque anni, come hanno già più volte detto nei loro deliri i governanti baltici e quelli polacchi. Un piano che punta non a sostituire, ma a coinvolgere gli Stati Uniti nella corsa alle armi e alla guerra.

Di questo avrebbe dovuto discutere e decidere il Parlamento italiano, invece che scontrarsi sul tasso di dittatura del proletariato contenuto nel manifesto di Ventotene. E questo depistaggio non è avvenuto per stupidità, ma per malafede. Sia Meloni che Schlein hanno interesse che si parli d’altro, la prima perché non può fino in fondo essere d’accordo con il piano di riarmo, la seconda perché non può davvero essere contro di esso.

Ma alla fine dovranno esprimersi, perché il piano europeo prevede, per un paese come l’Italia, IL RADDOPPIO DELLA SPESA MILITARE nei prossimi cinque anni.

Il riarmo europeo è prodotto diretto della natura e della storia guerrafondaia della NATO e delle politiche liberiste, di austerità e privatizzazioni, della UE.
Il trattato liberista di Maastricht, che poco più di trent’anni fa istituì l’attuale UE, fu varato dopo il crollo dell’URSS, per inseguire la Germania che stava per invadere economicamente l’est Europa con la forza del suo marco. Così nacque l’euro, strumento prima di tutto dell’austerità e della potenza economica della Germania. Intanto la NATO, che avrebbe dovuto essere sciolta per contribuire alla pacificazione in Europa, veniva invece rafforzata e fatta avanzare minacciosamente fino ai confini della Russia.

Ora con il riarmo europeo, di nuovo la Germania parte all’assalto, con un piano da 1000 miliardi, mentre la UE, guidata da una baronessa tedesca, deve inseguire con il suo LIBRO BIANCO da 800 miliardi. E come beffa delle beffe, quelle regole di austerità che hanno devastato lo stato sociale in Europa, ora vengono abolite, masolo ed esclusivamente per il riarmo. Non per la sanità, per l”istruzione, per i diritti sociali e del lavoro, ma solo per comprare e produrre più armi.

La guerra è sempre costituente nella politica e intellettuali, artisti, forze politiche possono fare tutti i proclami del mondo, ma decisivo sarà come si schierano sulla guerra.

Se proprio un paragone storico bisogna fare, allora ricordiamo il 1914, quando si scatenò il massacro della prima guerra mondiale, con i crediti di guerra votati da tutte le sinistre socialiste, tranne che dagli italiani. E nel 1915 l’Italia fu trascinata nel conflitto, contro la volontà del popolo, dal capo dello stato e dal governo, dai banchieri e dagli industriali, dai grandi giornali, da fanatici guerrafondai come D’Annunzio e Marinetti e da interventisti “democratici”, per i quali la guerra avrebbe esteso la democrazia. Ogni riferimento al presente e alle piazze “ europeiste” è voluto.

Oggi la politica di riarmo la UE è sicuramente uno stupido e avventurista sabotaggio dei colloqui di pace tra USA e Russia, già di per sé confusi e incerti.
È chiaro che i riarmisti europei vogliono che la guerra continui e non ci vengano a dire che lo fanno per una pace giusta. Li smentisce il loro sostegno diretto o indiretto a Israele e al suo genocidio a Gaza. Fino a che resterà impunito il regime israeliano e fino a che non sarà riconosciuto ed affermato il diritto alla vita e alla libertà del popolo palestinese, non ci sarà pace giusta nel mondo.

L’Europa che si riarma è erede diretta di quella che ha colonizzato e depredato il resto del mondo. È un’Europa falsa e bugiarda, che copre con proclami di valori e libertà il vecchio e decrepito suprematismo bianco occidentale. È un Europa che nel nome del nemico esterno crea barriere razziste verso i migranti e muri di ingiustizia verso i propri popoli. È un Europa che nel nome della guerra di civiltà distrugge la propria civiltà.

L’ Eurobellicismo è il primo nemico dell’Europa.

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