Il Parlamento tedesco boccia la consegna dei missili da crociera Taurus all'Ucraina

Il Parlamento tedesco boccia la consegna dei missili da crociera Taurus all'Ucraina

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Con 485 voti contrari, 178 favorevoli e tre astensioni, il Bundestag ha respinto a larga maggioranza una mozione per fornire all'Ucraina missili da crociera aria-superficie Taurus. Gli unici sostenitori della proposta - oltre a un deputato dell'AfD e a un membro non iscritto - sono stati i legislatori del blocco conservatore CDU/CSU, che hanno espresso 176 voti a favore su 197 seggi.

I missili Taurus, richiesti da tempo dal governo ucraino, hanno una gittata di 500 chilometri. Sono tra i missili più moderni, in grado di distruggere bunker sotterranei fortificati, ponti, depositi di armi e altri obiettivi, oltre ad affondare navi da guerra e disattivare aeroporti o porti navali.

Il timore che i Taurus possano essere utilizzati dall'Ucraina contro il territorio russo è stato il motivo principale per cui il governo tedesco non si è affrettato ad approvarne la fornitura. Il cancelliere Olaf Scholz ha dichiarato all'inizio di ottobre dello scorso anno che la Germania non era disposta a consegnare tali armi a Kiev, sottolineando l'importanza di evitare un'ulteriore escalation della guerra che potrebbe vedere Berlino diventare parte in causa nel conflitto.

La mozione della CDU/CSU chiedeva esplicitamente al governo tedesco di "fornire definitivamente e immediatamente all'Ucraina il maggior numero possibile di missili da crociera Taurus operativi".

"La proposta di fornire missili Taurus all'Ucraina non è arrivata dal governo. È stata una proposta del partito di opposizione CDU, e si è trattato di una sorta di stratagemma per indurre il governo a portare sul tavolo il dibattito generale sullo stato della Bundeswehr, le forze armate tedesche", ha affermato ai microfoni di Izvestia l’europarlamentare tedesco Gunnar Beck.

Secondo Beck, questo è il motivo principale per cui la coalizione al governo ha respinto la proposta. Tuttavia, la decisione del Bundestag non chiude definitivamente la questione.

"Temo che la questione verrà riesaminata e che la decisione finale potrebbe essere diversa. Pertanto, purtroppo, non dovremmo dare troppa importanza a questo evento. È stata la risposta del governo a una manovra politica del Partito Cristiano Democratico e questa è la ragione principale del suo fallimento", conclude l’europarlamentare.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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