Il Divide et Impera del Green Pass
Contro il Green Pass in Francia sciopero generale proclamato dai sindacati. E in Italia? Nell’indifferenza dei partiti in parlamento (impegnati alla greppia del Recovery Fund e resi impotenti dal “Semestre bianco”) e con il sostegno di una “sinistra antagonista” che (con qualche eccezione) sposa pienamente la folle gestione dell’emergenza Covid, il Governo vara nuove norme che, peggiorando quelle del precedente DL, tra l’altro, rendono nei fatti obbligatoria, dal primo settembre, la vaccinazione a docenti, studenti universitari e per chiunque debba prendere un treno a lunga percorrenza.
Il tutto preannunciando (tramite ballon d’essai fatti pubblicare sui giornali di regime) norme ancora più restrittive. Norme finalizzate, ufficialmente, a “contenere” la diffusione di un virus – che, come documentato da sempre più numerosi ricercatori – è destinato, invece, a rimanere endemico per i prossimi anni e impossibile “schiodare” dalla popolazione con vaccini, distanze di sicurezza, lockdown…
Si, ma allora perché il Governo insiste con vaccini che, oltre a non impedire al vaccinato di infettarsi e di trasmettere l’infezione (e, considerando quello che sta succedendo, ad esempio in Israele) producono una immunità meno duratura di quella dell’infezione da Sars-Cov-2? Perché se ammettesse pubblicamente che tutta la gestione dell’emergenza Covid in Italia è stata un fallimento, verrebbe immediatamente travolto dalla piazza. Meglio, quindi, dirottare la rabbia per tutta una serie di assurde prescrizioni che colpiscono anche i vaccinati (una per tutte, l’obbligo di quarantena se si viene in contatto con un soggetto “positivo”) verso gli “untori” e cioè coloro che osano rifiutare vaccini sperimentali, già rivelatesi inutili e dei quali non si conoscono gli effetti a medio e lungo termine.
Divide et impera.