Gaza, il giorno dopo il massacro: la stampa italiana vile e bugiarda

Gaza, il giorno dopo il massacro: la stampa italiana vile e bugiarda

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di Giorgio Cremaschi


Ho appena sentito il GR2 della RAI chiedere ad un "esperto" dell'università privata Luiss il suo autorevole parere sulla strage di palestinesi. Costui ha spiegato che i palestinesi, soprattutto quelli legati ad Hamas, fanno troppi figli e poi li mandano al massacro alle frontiere di Israele che, magari con qualche eccesso, si difende. Questo schifo è ciò che gran parte di stampa e tv italiane dicono sulla strage. 

Se un massacro di ben lunga inferiore a questo ci fosse stato in uno dei paesi che l'Occidente considera nemici dei diritti e della democrazia, noi saremmo bombardati da titoli di giornali e servizi tv di condanna. Invece Israele per la nostra stampa ha licenza di uccidere. Se uccide quotidianamente senza troppo clamore, allora si censura. Se il sangue deborda e la strage è colossale allora si mistifica. È la rabbia dei palestinesi, naturalmente senza altre spiegazioni che la loro naturale cattiveria, fomentata dai terroristi di Hamas, la causa di tutto. I palestinesi sono responsabili dello loro stesse morti. 



I soldati vili e criminali che dal sicuro dei loro nascondigli con fucili di precisione assassinano i manifestanti, adulti e bambini, non sono terroristi, ma tutori dell'ordine. Le bombe d'artiglieria e degli aerei, i gas, sì i gas sulla popolazione civile sono legittima difesa. I volti sorridenti nel mare di sangue della famiglia Trump e di Netanyahu non fanno orrore, essi sono diplomazia amica. 

Tutto viene falsato, distorto, coperto. La stampa italiana diventa complice degli assassini di Israele nel modo più disgustoso. E tacciono i difensori di regime dei diritti umani, i Saviano e compagnia, che qui si tappano bocca, occhi, orecchie. 

Tutto questo a me provoca il vomito, per questo mi tappo la bocca, lo faccio contro la vergogna della stampa italiana e dei suoi maestri di pensiero. Nessuno che abbia coperto o attenuato i crimini di Israele ha più ragione morale di parlare di diritti e democrazia.




Falsi e ipocriti vergognatevi. Mi tappo un attimo la bocca davanti al vostro schifo, ma poi riprenderò ad urlare: abbasso l'apartheid assassino di Israele, viva la Resistenza del popolo di Palestina.

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