Brasile: Lula decreta aumento del salario minimo

1618
Brasile: Lula decreta aumento del salario minimo

Il governo del Presidente Luiz Inácio Lula da Silva aumenterà il salario minimo in Brasile del 6,8% a partire dal 1° gennaio, portando il salario a 1.412 reais (292,2 dollari).

L’aumento sarà di 92 reais (circa 20 dollari) in più rispetto ai 1.320 reais (275 dollari) attualmente in vigore.

Secondo la nota ufficiale diffusa dal governo brasiliano, oltre all'inflazione, l'aumento del salario minimo nazionale tiene conto del tre per cento di crescita economica prevista per il 2023, quindi il nuovo valore rappresenta un guadagno reale per i lavoratori.

La valutazione al di sopra dell'inflazione è stata inclusa in una misura provvisoria inviata da Lula a maggio al Congresso nazionale, che l'ha approvata ad agosto.

Il nuovo valore è stato poi inserito nella legge di bilancio per il 2024, approvata dal Parlamento il 22 dicembre.

La definizione del nuovo valore deriva da una formula adottata durante i precedenti governi del Partito dei Lavoratori, basata sull'indice nazionale dei prezzi al consumo e sulla variazione del Prodotto Interno Lordo.

Poiché entrerà in vigore dal 1° gennaio, il nuovo importo inizierà a essere depositato all'inizio di febbraio.

"La valorizzazione del salario minimo è essenziale" per l'economia del Paese, ha dichiarato Lula nel comunicato.

Il leader brasiliano a tal proposito ha evidenziato che, in questo modo, ci sarà "più denaro in circolazione, le vendite nel commercio aumenteranno, l'industria produrrà di più e la ruota dell'economia girerà di nuovo, permettendo la creazione di nuovi posti di lavoro".

Il Brasile ha mantenuto le previsioni di crescita del PIL per la fine del 2023 al 2,92% e le ha alzate dall'1,51 all'1,52% per il prossimo anno, ha dichiarato martedì la banca centrale.

Come evidenzia il quotidiano Brasil de Fato, sotto i governi neoliberisti di Michel Temer (MDB) e Jair Bolsonaro (PL), il salario minimo è stato adeguato solo all'inflazione, cioè senza alcun aumento reale.

Lula, invece, aveva già concesso un ulteriore aumento del salario minimo a maggio, durante il primo anno del suo terzo mandato.

Secondo il Dipartimento Interuniversitario di Statistica e Studi Socio-Economici (Dieese), il salario minimo serve come riferimento per i redditi di 54 milioni di persone in Brasile. Si tratta di circa un quarto della popolazione.

Oltre ai lavoratori, anche coloro che ricevono l'assicurazione contro la disoccupazione, il sussidio di cassa continua (BPC) e gran parte dei pensionati hanno il loro reddito basato sul salario minimo.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

"I nuovi mostri" - Virginia Raggi "I nuovi mostri" - Virginia Raggi

"I nuovi mostri" - Virginia Raggi

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West di Raffaella Milandri Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Anche Caracciolo "filo russo"? di Paolo Desogus Anche Caracciolo "filo russo"?

Anche Caracciolo "filo russo"?

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria di Geraldina Colotti La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Tecnodistopia di Giuseppe Giannini Tecnodistopia

Tecnodistopia

Il "welfare surrogato" del turismo di massa di Antonio Di Siena Il "welfare surrogato" del turismo di massa

Il "welfare surrogato" del turismo di massa

DELENDA EST di Gilberto Trombetta DELENDA EST

DELENDA EST

Paradossi della società italiana di Michele Blanco Paradossi della società italiana

Paradossi della società italiana

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Legge Fornero: la truffa del governo Meloni di Giorgio Cremaschi Legge Fornero: la truffa del governo Meloni

Legge Fornero: la truffa del governo Meloni

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti