Xi Jinping: “I dazi danneggiano il mondo, non solo la Cina”
Durante la sua visita in Cambogia, il presidente cinese Xi Jinping ha lanciato un duro monito contro le guerre commerciali, definendole una minaccia all’ordine economico globale. Xi ha condannato l’unilateralismo e l’egemonia come strumenti privi di sostegno popolare, e ha invitato tutti i Paesi a proteggere la propria sicurezza nazionale e lo sviluppo economico. Le dichiarazioni arrivano mentre Washington minaccia nuovi dazi fino al 245% sui prodotti cinesi.
Pechino ha reagito con fermezza: "Se gli Stati Uniti continueranno a violare i nostri interessi, risponderemo con decisione", ha avvertito il portavoce della diplomazia cinese. Nel frattempo, la Cina ha sospeso l’export di minerali rari, fondamentali per settori come l’aerospaziale e l’industria dei semiconduttori, colpendo non solo gli USA ma anche i loro alleati globali. La tensione si sposta anche all’ONU, dove la Cina intende convocare una riunione informale del Consiglio di Sicurezza per discutere l’impatto delle politiche tariffarie unilaterali statunitensi.
Pechino ribadisce il suo sostegno al multilateralismo e accusa Washington di minare le regole del commercio globale. Cresce anche il malcontento interno agli Stati Uniti: governatori come Gavin Newsom e Andy Beshear denunciano l'impatto devastante dei dazi su famiglie e imprese. La Federal Reserve avverte che l’aumento delle tariffe potrebbe far rallentare l’economia statunitense, mentre il WTO rivede al ribasso le stime sul commercio globale.
La Cina, intanto, mantiene aperti i canali di dialogo ma ribadisce: è tempo che chi ha iniziato la guerra commerciale trovi anche il modo di porvi fine.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati