"Vittoria tattica". Quando nell'aprile 2022 gli ucraini allagarono un loro villaggio

"Vittoria tattica". Quando nell'aprile 2022 gli ucraini allagarono un loro villaggio

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!



“L’Ucraina ha fatto fuoriuscire l’acqua da una diga di una centrale idroelettrica per bloccare l’avanzata dei militari russi, allagando il villaggio di Demydiv”. Questa la didascalia di una foto che illustra un articolo del New York Times del 27 aprile 2022 dal titolo: “Hanno allagato un loro villaggio e hanno tenuto a bada i russi”.

Questo l’incipit dell’articolo: “Le acque che si sono riversate a Demydiv è uno dei tanti casi in cui l’Ucraina ha devastato il proprio territorio per rallentare l’avanzata russa. I residenti non potrebbero essere più felici”.

Si era all’inizio dell’invasione e gli strateghi ucraini presero questa decisione per contrastare l’avanzata delle forze russe. “Intorno a Demydiv, – continua il NYT – un villaggio a nord di Kiev, i residenti sono alle prese con la grave alluvione, che in circostanze normali sarebbe stata l’ennesima disgrazia […]”.


L’inondazione, una vittoria tattica

Questa volta, però, è stata una vittoria tatticaGli ucraini hanno allagato intenzionalmente il villaggio, insieme a una vasta distesa di campi e paludi all’intorno, creando un pantano che ha sventato un assalto di carri armati russi diretti a Kiev e ha fatto guadagnare tempo prezioso all’esercito per preparare le difese”.

“I residenti di Demydiv ne hanno pagato il prezzo, dal momento che una massa di acqua verde e fredda ha inghiottito molte delle loro case. Ma non potrebbero essere più contenti […] Demydiv è stata allagata quando l’esercito ha aperto una diga che si trova nei pressi, inondando le campagne”.

Quanto avvenuto allora dice che se gli ucraini (e gli strateghi Nato che li guidano) avessero reputato utile a fini tattici inondare la regione di Kherson, probabilmente l’avrebbero fatto.

Ciò si collega a quanto rivelato dal generale Andriy Kovalchuk al Washington Post lo scorso dicembre, al quale spiegò come le forze ucraine colpirono più volte con dei vettori sparati da lanciamissili HIMARS la diga di Nova Kakhovka, aprendo tre squarci nell’infrastruttura.

L’intento era quello di abbattere la diga per inondare l’area e tagliare i rifornimenti e la via di fuga ai russi che si trovavano dall’altra parte del Dniepr, piano poi abbandonato perché i nemici abbandonarono le loro posizioni ritirandosi sulla riva opposta del fiume.

Due rivelazioni che confortano l’idea che a colpire la diga di Nova Kakhovka e a  causare la disastrosa inondazione siano stati gli ucraini.


Nova Kakhovka, la querelle degli HIMARS

In una nota precedente, peraltro, avevamo osservato come sarebbe facile scoprire il colpevole: basterebbe che gli americani rendessero di pubblico dominio le immagini della distruzione della diga, che i loro satelliti hanno certamente catturato.

Il Washington Post dell’8 giugno, ad esempio, ha mostrato immagini satellitari molto accurate del disastro, prima e dopo l’accaduto, riprese “dai satelliti della Maxar Technologies” che battono tutto il territorio ucraino, con particolare riguardo, si presume, per il fronte, dal momento che devono dare supporto alle forze ucraine. I filmati in questione sarebbero la pistola fumante che inchioderebbe i russi, eppure…

D’altronde occorre anche tenere presente che, come recitava Business Insider del 5 agosto scorso, non solo gli Stati Uniti forniscono agli ucraini informazioni sugli obiettivi degli HIMARS, ma hanno anche diritto di veto sugli stessi, come ha affermato il portavoce del Pentagono.

Da ultimo ci sia permesso di rilevare che l’enfasi del cronista del NYT nel riferire l’entusiasmo dei cittadini di Demydiv nel vedere le loro case devastate dall’inondazione appare indicativa della patologia che affligge l’informazione sulla guerra ucraina. Certo, gli sventurati potrebbero aver accolto la decisione come un male necessario, ma addirittura “felici”, “non potrebbero essere più contenti”…

Un tempo il surrealismo era appannaggio della produzione artistica e produceva capolavori. A quanto pare è tracimato nell’informazione. E produce mostri.

Vincoli esterni (e quelli interni) di Paolo Desogus Vincoli esterni (e quelli interni)

Vincoli esterni (e quelli interni)

Nuova strage di operai a Chieti: le fabbriche tossiche vanno chiuse! di Giorgio Cremaschi Nuova strage di operai a Chieti: le fabbriche tossiche vanno chiuse!

Nuova strage di operai a Chieti: le fabbriche tossiche vanno chiuse!

La Cia, il Covid e il cortocircuito del "debunking" di Francesco Santoianni La Cia, il Covid e il cortocircuito del "debunking"

La Cia, il Covid e il cortocircuito del "debunking"

I media "liberi" e lo sdoganamento del nazismo al Parlamento canadese di Marinella Mondaini I media "liberi" e lo sdoganamento del nazismo al Parlamento canadese

I media "liberi" e lo sdoganamento del nazismo al Parlamento canadese

Russia-Occidente: uno scontro di civiltà?   di Bruno Guigue Russia-Occidente: uno scontro di civiltà?

Russia-Occidente: uno scontro di civiltà?

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Canada, quando la toppa è peggio del buco... di Alberto Fazolo Canada, quando la toppa è peggio del buco...

Canada, quando la toppa è peggio del buco...

IL SOVRANISMO COSTITUZIONALE SPIEGATO FACILE DA LELIO BASSO di Gilberto Trombetta IL SOVRANISMO COSTITUZIONALE SPIEGATO FACILE DA LELIO BASSO

IL SOVRANISMO COSTITUZIONALE SPIEGATO FACILE DA LELIO BASSO

È NATO PRIMA IL MIGRANTE O IL TRAFFICANTE? di Michelangelo Severgnini È NATO PRIMA IL MIGRANTE O IL TRAFFICANTE?

È NATO PRIMA IL MIGRANTE O IL TRAFFICANTE?

La vera ideologia di fondo esce allo scoperto di Pasquale Cicalese La vera ideologia di fondo esce allo scoperto

La vera ideologia di fondo esce allo scoperto

Giacarta può essere sconfitta? di Federico Greco Giacarta può essere sconfitta?

Giacarta può essere sconfitta?

Seymour Hersh: Un anno di bugie sul North Stream di Paolo Pioppi Seymour Hersh: Un anno di bugie sul North Stream

Seymour Hersh: Un anno di bugie sul North Stream

Re Giorgio e le "due repubbliche" italiane di Paolo Arigotti Re Giorgio e le "due repubbliche" italiane

Re Giorgio e le "due repubbliche" italiane

L’inevitabile fine del Nuovo Ordine Mondiale di Damiano Mazzotti L’inevitabile fine del Nuovo Ordine Mondiale

L’inevitabile fine del Nuovo Ordine Mondiale