Vincenzo Costa - La pace subito

8551
Vincenzo Costa - La pace subito

 

Io ho una domanda ingenua: ma Zelensky da dove li ha presi i soldi per comprare una villa da milioni di Euro? Li ha guadagnati da attore di second'ordine qual era?
 
Chi è Zelensky? Sta facendo davvero l'interesse del popolo ucraino?
 
L'Europa si sta dissanguando per seguire le fantasie di quest'uomo, i suoi deliri. Ultimamente ha detto che "i russi hanno due possibilità: arrendersi o fuggire". Qualcuno sano di mente può pensare che le cose stiano così?
 
In questi giorni sta avvenendo una carneficina in seguito alla famosa controffensiva ucraina. Migliaia di soldati lanciati verso la morte per conquistare qualche metro di terra.
 
Non ne sappiamo niente perché le bionde giornaliste Rai in Ucraina sono occupate a riportare racconti strappalacrime invece di raccontare gli eventi e informarci. Del resto, oramai la RAI è peggio dell'istituto luce. Eppure la carneficina sta avvenendo.
 
A che pro? Davvero può servire a ricacciare i russi sino ai confini? Davvero può portare alla sconfitta della Russia? Se non può portare a questo, a che cosa serve questo fiume di sangue? A chi giova?
 
Zelensky continua a trattare l'Europa e i suoi rappresentanti politici come se fossero i suoi scendiletti, continua a dettare le politiche che dovremmo adottare: ancora più sanzioni, ancora più armi, sapendo che più sanzioni significa distruggere l'economia europea, dato che i russi hanno oramai orientato le loro esportazioni verso altrove. Sapendo che più armi significa che anche i russi aumenteranno la loro reazione.
 
Sta distruggendo l'Europa per fare gli interessi di chi?
 
Sta generando un'escalation che produce morti perché?
 
Questo clown si permette di richiamare il papa, di rimproverarlo, di dettare quello che dovrebbe dire.
 
Oramai è in pieno delirio di onnipotenza. E nessuno tra le autorità istituzionali di questo paese alza la voce per dire: carissimo, datti una calmata.
 
Non ci stiamo accorgendo che stiamo affidando non solo le vite degli ucraini, ma anche le nostre a una persona forse squilibrata, ma probabilmente anche marionetta di altri poteri, torbidi, che lavorano contro di noi, per impoverire e indebolire l'Europa, prima della Russia.
 
La povertà verso cui stiamo scivolando ce la siamo cercata. Avevamo il gas a prezzi irrisori, e lo abbiamo rifiutato imponendo sanzioni. La nostra ricchezza derivava anche dal fatto che pagavamo il gas a prezzi stracciati.
 
Abbiamo attivato un processo inflativo che sta divorando i nostri risparmi e il nostro potere d'acquisto.
 
Miglia di imprese chiuderanno, posti di lavoro saranno perduti.
 
E tutto questo perché? Per seguire i deliri di un pazzo o di una marionetta.
 
L'Italia è un paese fallito in cui, chiunque vinca le elezioni, non potrà fare altro che adottare misure economiche decise altrove e orientamenti politici e militari anch'essi decisi altrove.
 
La famosa agenda draghi ha portato all'8 % di inflazione, a un debito pubblico che oramai è fuori controllo e ci priva di ogni spazio di manovra e di sovranità politica, ha posto le premesse per il crollo del sistema produttivo nei prossimi mesi.
 
E non bastano misure urgenti, che sono palliativi, ossigeno sprecato per un moribondo. La rateizzazione non significa niente, prima o dopo bisogna pagare quelle imposte, altri scostamenti di bilancio (altro debito) è una cura che uccide il malato. I rigassificatori si possono fare, ma quanto ci viene a costare il gas liquefatto?
 
La soluzione è una sola: cercare la pace, riprendere a fare politica, a tessere relazioni diplomatiche, commerciali.
 
In questa campagna elettorale, si parla di tutto, tranne che del problema fondamentale: di come uscire dal vicolo cieco in cui la guerra in Ucraina ci ha portati.
 
Non se ne può parlare, del resto, perché chiunque sollevasse il tema sarebbe immediatamente inserito tra coloro che "non possono accedere al governo del paese".
 
Qui oramai dire cose ragionevoli significa essere estremisti e sovversivi. Invece seguire i deliri di un pazzo significa essere responsabili. Si è capovolto l'asse terrestre.
 
Il dibattito pubblico è svuotato perché non si può parlare del vero tema, e non si può farlo perché non siamo più solo un paese a sovranità limitata: siamo un paese che ha cessato di esistere.
 
L'Italia esiste solo formalmente ormai, le sue istituzioni sono meri simulacri, svuotati di ogni rilevanza politica e decisionale.
 
Queste elezioni sono una farsa, un simulacro di democrazia: devono dare la parvenza che esista una cosa che non esiste più.
 

Vincenzo Costa

Vincenzo Costa

Vincenzo Costa è professore ordinario alla Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, dove insegna Fenomenologia (triennale) e Fenomenologia dell’esperienza (biennio magistrale). Ha scritto molti saggi in italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo, apparsi in numerose riviste e libri collettanei. Ha pubblicato 20 volumi, editato e co-editato molte traduzioni e volumi collettivi. Il suo ultimo lavoro è Psicologia fenomenologica (Els, Brescia 2018).

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La Nuova Era dell'Economia Globale  di Giuseppe Masala La Nuova Era dell'Economia Globale

La Nuova Era dell'Economia Globale

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione» di Francesco Erspamer  Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

L'Autoritarismo si fa sistema di Michele Blanco L'Autoritarismo si fa sistema

L'Autoritarismo si fa sistema

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti