Valdai Discussion Club. Ryabkov: "Nato e UE alimentano deliberatamente una psicosi prebellica"
Il vice ministro degli Esteri russo Sergej Ryabkov ha accusato i membri europei della NATO di perseguire politiche "ostili" e "russofobe", sostenendo che tali azioni mantengono alto il rischio di una guerra diretta con la Russia, nonostante segnali di un approccio più equilibrato da parte di Washington.
Durante un intervento al Valdai Discussion Club, Ryabkov ha affermato che diversi governi dell'Europa occidentale stanno sconvolgendo l'equilibrio di potere del continente attraverso la militarizzazione. "La psicosi prebellica viene deliberatamente alimentata" in Occidente, ha dichiarato, riferendosi a inviti a prepararsi per un conflitto armato su larga scala. Ha tuttavia sottolineato: "Non abbiamo certamente alcuna intenzione di attaccare gli Stati dell'Unione Europea e della NATO. La Russia non persegue l'ambizione di conquista che le viene attribuita".
Ryabkov ha ribadito la disponibilità di Mosca, già espressa in precedenza dal presidente Vladimir Putin, a formalizzare legalmente garanzie di sicurezza agli Stati europei, basandosi sul principio di sicurezza uguale e indivisibile. Ha però osservato che "pochi sono disposti a costruire un'architettura di sicurezza di questo tipo non contro la Russia, ma insieme alla nostra nazione" tra i leader europei.
Il diplomatico ha riconosciuto una "politica più equilibrata nei confronti della Russia attualmente dimostrata da Washington", elogiando l'amministrazione del presidente Donald Trump per essersi allontanata dall'approccio del predecessore e per non considerare più la Russia una minaccia nell'ultimo documento sulla strategia di sicurezza nazionale. Ciononostante, ha avvertito che "i rischi di un confronto tra Russia e NATO rimangono significativi a causa delle azioni sconsiderate e ostili dei paesi europei".
Ryabkov ha anche segnalato che Mosca considera alcune azioni degli Stati Uniti, come lo sviluppo di missili ipersonici a medio raggio e i piani di aggiornamento del sistema nazionale antimissile balistico, come una minaccia alla propria sicurezza.

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