Ucrainizzazione di ANPI e Russofobia. Volano stracci...
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di Agata Iacono
Dopo l'aggressione del gruppo di facinorosi violenti ucronazisti al convegno sulla Russofobia, organizzato a Napoli da ANPI - NA Zona Orientale Sez. "Aurelio Ferrara", ho cercato invano, indefessamente, una dichiarazione ufficiale di ANPI che condannasse l'irruzione dei lettori di Kant...
Invano.
Ma come è possibile, mi chiedevo ingenuamente, che proprio ANPI, che ha ospitato il convegno sulla Russofobia, vietato a Torino dal PD, non si senta in diritto e in dovere di denunciare la gravissima aggressione di nazisti violenti, per combattere i quali sono morti i nostri partigiani?
E, invece, eccola qui la dichiarazione ufficiale della segreteria nazionale, in un post su facebook.
Nonostante il giorno di festa, per Santo Stefano, è successo il finimondo.
L'ucrainizzazione dell'associazione partigiani d'Italia è nero su bianco, anzi nero su sfondo rosso con tanto di meme.
E volano stracci.
Per fortuna.
Scrive ANPI:
«L’ANPI ribadisce le sue chiarissime posizioni sul conflitto in Ucraina, la condanna dell’invasione russa, l’urgenza di operare per una soluzione negoziata del conflitto, la necessità di fermare la folle corsa al riarmo e respinge radicalmente qualsiasi accusa al Presidente della Repubblica che rappresenta l’unità nazionale.
In merito all’episodio avvenuto in una iniziativa promossa da una sezione dell’ANPI di Napoli e non condivisa dalla Segreteria nazionale, la prima cosa da fare è abbassare i toni.
Nei fatti, al termine di una affollatissima conferenza pubblica, è stato organizzato un flash mob di contestazione.
Abbiamo poi registrato un crescendo inaccettabile di strumentale rumore e di calunnie rivolte all’Associazione nazionale che respingiamo con sdegno, ma anche con amarezza, perché in qualsiasi polemica non dovrebbe mai sfuggire a personalità della politica e delle istituzioni il limite dell’offesa e della diffamazione.
L’ANPI, per sua natura e costituzione, considera un valore il pluralismo e la dialettica democratica: beni da salvaguardare, anche nei confronti più aspri».
La Segreteria nazionale ANPI
#Pace

L'aggressione dei seguaci di Bandera e del battaglione Azov diventa un piccolo "Flashmob di contestazione".
ANPI si schiera ufficialmente con l'Ucraina, contro "l'invasione russa", come un calenda o una Pina Picerno qualsiasi.
Chiama pluralismo e dialettica il vandalismo e la violenza di quattro nazisti disertori, come se i martiri della nostra resistenza antifascista, invece di lottare, si fossero piuttosto dovuti "confrontare" con i fascisti a farsi menare democraticamente...
I commenti sotto il post delineano una profonda spaccatura, ma il più rilevante è quello della sezione ANPI che ha ospitato il convegno.
"alcune doverose precisazioni:
1. quella del 22 è stata una chiara aggressione di stampo squadristico, altro che flashmob;
2. l'iniziativa è stata concordata con la ANPI nazionale, tanto da prevedere ufficialmente la presenza del responsabile per il Mezzogiorno della Segreteria nazionale ANPI assente solo perché gravemente ammalato;
3. l'iniziativa era comunque presieduta ed introdotta dall'autorevole Compagno Marino, del Comitato nazionale ANPI, cofondatore dell' ANPI a Napoli;
4. alla gremitissima iniziativa erano presenti ed alla presidenza 7 Presidenti di Sezioni ANPI, con ampie delegazioni delle Sezioni stesse ;
5. agli attacchi violenti abbiamo comunque risposto con compostezza e dando COMUNQUE la parola ai facinorosi;
7. per una contestazione molto meno dura a tale Fiano si provvide ad esprimergli solidarietà entro poche ore ;
8. accogliamo con soddisfazione la solidarietà che ci giunge da innumerevoli organizzazioni e compagni da tutta Italia, comprese quelle dell' ANPI ;
9. facciamo presente che fanno fede i filmati integrali dell'evento, avallati da autorevoli organi di stampa, compreso il Corriere della Sera ;
10. rimaniamo in attesa, rispettosamente ma fermamente, di un confronto con gli estensori di questo comunicato."
ANPI - NA Zona Orientale Sez. "Aurelio Ferrara"
Credo che le parole di di Marinella Mondaini, figlia di Francesco Mondaini, partigiano dell’8 Brigata Garibaldi, tesserato ANPI, siano, tra i tantissimi post, le più incisive:
“L’ANPI nazionale ha pubblicato questo coacervo di contraddizioni.Incredibile e doloroso, ma vero. Dunque si pone contro la Russia, della cui Operazione Speciale in Ucraina non ha capito nulla; si pone a favore e sostiene il l regime neo nazista ucraino, nato da un colpo di Stato nel 2014 e usurpato dal 20 maggio 2024 dal folle dittatore Zelenskij; si pone a totale favore e sostegno del presidente Mattarella, il quale ritiene “necessaria come non mai la spesa per dotarsi di efficaci strumenti che garantiscano la difesa collettiva, anche se è sempre stata comprensibilmente poco popolare”. Dunque Mattarella un grande sostenitore del riarmo e l’ANPI nazionale lo sostiene mentre dichiara “la necessità di fermare la folle corsa al riarmo. Che vergogna, come si fa a non sostenere e condannare “l’invasione russa” quando la Russia è stata costretta a intervenire per fermare il genocidio dei neo nazisti al potere a Kiev, con l’aiuto dalla NATO?I nostri padri partigiani si rivoltano nella tomba! Io, figlia di Francesco Mondaini, partigiano dell’8 Brigata Garibaldi, tesserato ANPI. Per fortuna, devo amaramente dire, non legge e non vede il vostro scempio, gli errori madornali che state commettendo".
Che esplodano, finalmente, le contraddizioni di una istituzione che, sui cadaveri dei nostri partigiani, il 25 aprile sventola bandiere ucraine e israeliane.
Noi, a Roma, ce ne eravamo già accorti...

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