Polonia: Nawrocki eletto presidente in una sfida all'ultimo voto

Lo scontro tra due Polonie: il candidato 'sovranista' batte il filoeuropeo per soli 0,78 punti

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Polonia: Nawrocki eletto presidente in una sfida all'ultimo voto

Una distanza davvero breve separa due visioni (in teoria) opposte della Polonia. Karol Nawrocki, candidato conservatore e cosiddetto 'euroscettico', ha conquistato la presidenza con un esile margine del 50,89%, superando il sindaco di Varsavia - l'europeista - Rafal Trzaskowski, fermo al 49,11%. Un ballottaggio incandescente, culminato in un'affluenza record del 71,63%, ha sancito la vittoria dell'erede politico del partito Diritto e Giustizia (PiS), sostenuto da ampi consensi raccolti soprattutto nelle zone rurali della Polonia, mentre le città hanno risposto all'appello del centrista filoeuropeo.

Nawrocki, 42 anni, guiderà il Paese portando con sé le sue nette prese di posizione. Alla difesa dei valori cattolici e della sovranità nazionale – sintetizzati nello slogan "Polonia prima. I polacchi prima" – unisce una visione critica dell'Unione Europea, con cui promette di "ribilanciare" i rapporti. Ma è sul fronte ucraino che il nuovo presidente ha acceso i riflettori. In campagna elettorale ha scagliato dure parole contro Volodymyr Zelensky, accusandolo di "comportamento indecente" e ingratitudine verso Varsavia: "L'Ucraina non ci tratta come partner, ma come una fattoria sussidiaria". La sua diffidenza si estende all'adesione del regime di Kiev alla NATO e all'UE, legata alla risoluzione delle ferite storiche come il massacro di Volinia del 1943. Pur garantendo la continuità degli aiuti militari, ha firmato un impegno formale per bloccare l'ingresso ucraino nell'Alleanza Atlantica ed escludere l'invio di truppe polacche. 

In un passaggio che ha scosso l'establishment atlantista, Nawrocki non ha escluso dialoghi diretti con il Cremlino: "Sarei disposto a sedermi con Putin e stringergli la mano se servisse alla Polonia", ha dichiarato, immaginando l'Ucraina come "zona cuscinetto" tra i due Paesi. Una posizione in netto contrasto con quella di Trzaskowski, che vedeva invece nella NATO l'ancora di sicurezza per Varsavia. Sui temi della difesa, tuttavia, i rivali hanno trovato convergenze: entrambi hanno promesso di aumentare la spesa militare e sostenere Kiev, rispondendo alle pressioni di Washington.

L'uomo che ad agosto succederà al presidente uscente Andrzej Duda arriva dalla guida dell'Istituto della Memoria Nazionale, dove ha promosso narrative storiche nazionaliste e rimosso monumenti all'Armata Rossa. Il suo profilo internazionale si è consolidato con la recente visita alla Casa Bianca: "Vincerai", gli avrebbe predetto Donald Trump secondo fonti Reuters. Pur con poteri limitati rispetto al premier, Nawrocki controllerà la politica estera e il veto legislativo, diventando un perno cruciale negli equilibri europei. "La Polonia ha bisogno di un presidente che difenda la costituzione e i nostri valori", ha ribadito nel suo ultimo comizio. Mentre Trzaskowski, sconfitto ma con un buon nuero di consensi raccolti, rivendicava il sogno di "una Polonia europea moderna".

La vittoria di Nawrocki segna non solo una svolta conservatrice, ma apre una nuova fase di frizioni con Bruxelles e incognite sul fronte orientale.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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