PARLAMENTO EUROPEO: SOSTEGNO ECONOMICO E FINANZIARIO ALL’UCRAINA
L’Unione Europea non si smentisce mai, sempre attenta agli interessi dei suoi cittadini. La prima risoluzione del nuovo Parlamento europeo chiede un'escalation e il prolungamento del conflitto in Ucraina.
Infatti 495 su 718 deputati hanno votato per un testo che condanna la visita di Viktor Orban a Mosca e sostiene che la sua iniziativa di dialogo viola i trattati e la politica estera comune dell'Unione Europea.
La risoluzione approvata accoglie con favore il fatto che l'Ucraina sia irreversibilmente sulla strada verso l'adesione alla NATO e richiede ai paesi dell'UE e della NATO di stanziare annualmente almeno lo 0,25% del loro PIL per il sostegno militare a Kiev. Inoltre, l’UE deve “aumentare significativamente il sostegno militare", "aumentare le capacità dell’industria delle armi" e "a rimuovere le restrizioni che si applicano all'uso dei sistemi d'arma occidentali forniti all'Ucraina contro obiettivi militari sul territorio della Russia".
Non poteva mancare la richiesta di sequestro di tutti i beni russi congelati nell’Unione Europea e l’inasprimento delle sanzioni nei confronti della Federazione Russa e della Bielorussia.
Insomma una risoluzione che chiede di continuare il conflitto fino alla totale sconfitta della Russia sul campo e, per questo, bisogna che i cittadini europei intendano che bisogna stringere la cinghia destinando altre risorse al sostegno incondizionato dell’Ucraina a discapito dei legittimi interessi degli europei, che dalla guerra non hanno nulla da guadagnare.
Andrea Puccio - www.occhisulmondo.info