Omicidio Sarkisyan: le prime reazioni a Mosca

5762
Omicidio Sarkisyan: le prime reazioni a Mosca

 
 
di Francesco Dall'Aglio*


Negli ambienti russi più accesamente nazionalisti, la morte di Arman Sarkisyan, noto anche come Gorlovsky, fondatore del battaglione di volontari armeni ArBat ucciso stamattina a Mosca in un attentato dinamitardo (foto, la lobby danneggiata dall'esplosione e i soccorsi all'esterno), non sembra aver causato troppo sconforto. Direi anzi, da quello che vedo, che non ne ha causato affatto: in linea di principio e con poche eccezioni l'atteggiamento pare essere quello di disinteresse se non addirittura di ostilità, con il canale vicino a Rusich che scrive, esplicitamente, che "la Patria non perde nulla dalla morte di un bandito" e che "gli elementi criminali non dovrebbero esistere in una società normale" (lo scrivono quelli di Rusich, eh...), chiudendo il tutto con un altro post dove si ricorda che il comandante sul campo di ArBat, Gasparyan, è stato condannato a sette anni per rapina a mano armata e rilasciato dopo la firma del contratto e accusando il gruppo di occuparsi più di faccende malavitose che di combattere al fronte.

I principali sospettati sono ovviamente i servizi ucraini, che però non hanno rivendicato l'attentato pur essendo Sarkisyan nella lista degli eliminandi per le sue attività nella guerra civile in Donbas e, soprattutto, per avere abiurato alla sua precedente cittadinanza ucraina; ma c'è chi sostiene, su che basi non si sa, che bisognerebbe invece seguire una pista più interna, visto che in questi ambienti a volte le differenze di vedute vengono risolte in modo piuttosto esuberante e, come abbiamo capito, Sarkisyan stava antipatico a parecchi. La notizia, ad ogni modo, è sostanzialmente sparita dai media russi.


*Post Facebook del 4 febbraio 2025

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Un passo indietro di un secolo di Loretta Napoleoni Un passo indietro di un secolo

Un passo indietro di un secolo

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole di Michelangelo Severgnini Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake di Francesco Santoianni Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump di Francesco Erspamer  Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Cara Giorgia, ma quale dialogo? di Paolo Desogus Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La povertà in Italia è ereditaria di Michele Blanco La povertà in Italia è ereditaria

La povertà in Italia è ereditaria

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti