'NOI pubblico'. Dalla Calabria una battaglia per la Sanità pubblica e il Lavoro stabile
Un segnale di difesa della sanità pubblica martoriata da miliardi di tagli, specie nel Mezzogiorno, negli ultimi 30 anni da governi di ogni segno politico.
Non solo però una campagna contro i tagli e le privatizzazioni del sevizio sanitario pubblico, ma anche una battaglia per il lavoro e la stabilizzazione dei lavoratori precari.
Cosa è successo in Calabria?
È partita NOI Pubblico una la campagna organizzata dal sindacato di base USB per non "accettare passivamente la distruzione dei servizi pubblici attraverso privatizzazioni, tagli, precariato non è l’unica via percorribile e di certo non è quella sulla quale abbiamo deciso di camminare. racconta le lotte condotte a difesa dei servizi pubblici, condotte con determinazione e che spesso colgono l’obiettivo."
"Perché - come spiegano dall'USB del Pubblico Impiego - il sindacato è passione, onestà, tenacia e, perché no, un pizzico di lucida follia!"
Giungiamo ad un altro aspetto di questa campagna. Dal sindacato di base spiegano che "Grazie alla lotte organizzate dall’USB, la Regione Calabria ha stabilizzato più di 700 dei 1500 precari assunti dall'inizio della pandemia, con contratto in scadenza al 31 dicembre 2021. Questo personale servirà anche quando la pandemia sarà finita per scongiurare il collasso della sanità regionale, considerato che negli ultimi undici anni si sono persi ben 4000 operatori sanitari!"
Un beneficio che si estende dai lavoratori ai cittadini calabresi, ai quali può essere garantito meglio un diritto fondamentale, quello alla Salute.
Dall'USb ricordano che "ad oggi la Calabria ha i livelli di assistenza più bassi d'Italia e tra gli ultimi in Europa."