Macron mette tutti d'accordo (contro di lui)

6695
Macron mette tutti d'accordo (contro di lui)


di Emma De Murtas per l'AntiDiplomatico

Parigi, 19 aprile 2023


Per la seconda volta, dall'inizio delle proteste contro la riforma delle pensioni, Macron prende la parola. Questa volta lo fa in maniera solenne, riportandoci indietro nel tempo, quando in era COVID si rivolgeva alla nazione. 

Per la seconda volta Macron parla e il paese si infiamma (anche letteralmente). Durante il suo discorso davanti ai municipi i manifestanti si sono organizzati per fare più rumore possibile, esprimendo un concetto semplice: tu non ci ascolti e non lo faremo neanche noi. Come prima cosa il presidente dice di aver sentito e capito la rabbia del paese, ma non cambierà idea sulla riforma delle pensioni (promulgata la sera stessa del via libera del consiglio costituzionale). Insomma, vi ho sentito, ma non mi interessa. 

Per il resto non vale la pena soffermarsi a lungo sul discorso in cui Macron ha accennato a tre cantieri aperti: il lavoro, la giustizia e il progresso, senza dare alcun dettaglio, lasciando la patata bollente nelle mani del suo governo. Il solo punto inatteso del discorso del presidente della Repubblica verte sull'importanza dell'indipendenza della Francia, e marginalmente dell'Europa, attraverso la ricerca, la tecnologia, l'industria e la difesa.Nei prossimi mesi capiremo a cosa si riferisca, forse. 

Le reazioni, e ancora una volta Macron riesce nel miracolo, sono assolutamente unanimi: tutti i segretari sindacali e gli oppositori politici hanno ritenuto che nel discorso non c'è stata alcuna risposta al malcontento così diffuso nel paese e in diverse città sono partiti cortei spontanei con le scene alle quali siamo ormai abituati: fuochi e barricate diffuse. 

Ovunque vadano i rappresentati del governo, e Macron stesso, si ritrovano a dover far fronte a contestazioni più o meno partecipate. Si allunga la lista delle visite previste dai ministri che via via vengono annullate. 

Il prossimo appuntamento importante sarà il primo maggio, probabilmente l'ultimo giorno di lotta che vedrà tutti i sindacati uniti. Ci si aspetta una grande partecipazione e non solo perché è una giornata storicamente molto sentita in Francia, ma anche perché la rabbia che attraversa questo paese è un sentimento diffuso che ha creato un malcontento che travalica la mera contestazione alla riforma delle pensioni.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle) di Giuseppe Masala L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Trump e la bolla di Bruxelles di Paolo Desogus Trump e la bolla di Bruxelles

Trump e la bolla di Bruxelles

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa di Marinella Mondaini Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Democrack di Giuseppe Giannini Democrack

Democrack

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia... di Michelangelo Severgnini Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

C'è grande confusione di Michele Blanco C'è grande confusione

C'è grande confusione

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti