Le email che inchiodano Fauci: "diffamare" gli scienziati anti-lockdown

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Le email che inchiodano Fauci: "diffamare" gli scienziati anti-lockdown

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Vietato discutere la giustezza o l’effettiva utilità dei lockdown imposti nel 2020 allo scoppio della pandemia. Questa sembra essere la parola d’ordine negli Stati Uniti, ma la situazione non è diversa in tanti altri paesi. 

Gli studiosi che hanno provato a riflettere sull’argomento sono stati fortemente attaccati, anche utilizzando argomentazioni fallaci o poco aderenti al metodo scientifico. 

Dal 2 al 4 ottobre 2020, l'American Institute for Economic Research ha ospitato una piccola conferenza per scienziati per discutere i lockdown dettati dal Covid-19. Appena quattro giorni dopo, il dottor Francis Collins, direttore in pensione del National Institutes of Health (NIH), ha definito i tre scienziati presenti come "epidemiologi marginali”. 

Martin Kulldorff di Harvard, Sunetra Gupta di Oxford e Jay Bhattacharya di Stanford, tutti rinomati scienziati, vennero definiti "epidemiologi marginali" solo perché avevano avuto l’ardire di riflettere sull’utilità dei lockdown. Insomma, venivano attaccati perché stavano facendo quello che dovrebbe fare ogni scienziato. Studiare e riflettere, ma da quando c’è il Covid pare non sia più così in ambito mainstream.

Nella campagna di Collins contro gli scienziati entra anche Fauci: n un'e-mail ottenuta dall'AIER attraverso una richiesta del Freedom of Information Act, Collins dice ad Anthony Fauci, mettendo tra i destinatari della mail Lawrence Tabak, vice consigliere etico dell'NIH, che voleva "un rapido e devastante attacco” contro la Dichiarazione di Great Barrington, scaturita dalla conferenza sui lockdown.

Fauci risponde quella stessa notte per far sapere a Collins che c'era già un devastante attacco della Grande Dichiarazione di Barrington pubblicato su Wired. 

"Francis", scrive Fauci, "sto incollando sotto un pezzo di Wired che ridimensiona (la Great Barrington Declaration’s)”, in questo pezzo il giornalista scientifico Matt Reynolds afferma che non c'era “divisione scientifica” sull'immunità di gregge, ma non è questa la parte divertente, sottolinea Philip Magness dell’American Institute for Economic Research. La parte divertente arriva quando Reynolds ha dichiarato abbastanza fiducioso che non avevamo più nulla di cui preoccuparci, poiché i lockdown erano - a partire da ottobre 2020 - una cosa del passato.

"Il problema [con la GBD] è che non siamo in lockdown”, ha spiegato Reynolds. “E’ difficile trovare persone che sostengano un ritorno al lockdown che abbiamo visto a marzo. Quando gli autori della Grande Dichiarazione di Barrington affermano la loro opposizione ai blocchi, stanno letteralmente discutendo del passato”.

Questo passaggio approvato da Fauci potrebbe essere una delle peggiori posizioni dell'intera pandemia. Meno di un mese dopo, i lockdown sono tornati durante la seconda ondata invernale.

Fauci scrisse di nuovo a Collins il giorno successivo, questa volta facendo riferimento a un editoriale di Gregg Gonsalves, un professore di sanità pubblica a Yale, su The Nation. E qui arriviamo all'ennesima parte ‘singolare’. L'articolo di Gonsalves non era esattamente una critica alla Grande Dichiarazione di Barrington. Invece, Gonsalves dopo un’intervista di Martin Kulldorff alla rivista di sinistra Jacobin dove aveva sottolineato che i lockdown fanno male ai poveri più di quanto la maggior parte delle teste d’uovo fosse disposta ad ammettere, affermava che intervistando Kulldorff, Jacobin aveva rotto la "solidarietà" di blocco di altri siti Web di estrema sinistra tra cui Nation e Boston Review.

La campagna di Collins e Fauci continua tra ottobre e novembre anche con articoli su altri quotidiani come il Washington Post. Sempre con l’unico obiettivo di screditare gli scienziati contro il lockdown, senza tra l’altro portare forti argomentazioni contrarie a quanto affermato da Martin Kulldorff di Harvard, Sunetra Gupta di Oxford e Jay Bhattacharya di Stanford, 

L’unico obiettivo di Fauci e Collins sembrava quello di offuscarne l’immagine, fare apparire questi scienziati come dei pazzi isolati che propongono teorie scientifiche discutibili. Un metodo che forse non è utilizzato solo da Fauci negli Stati Uniti. Intelligenti pauca

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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