La Francia brucia. In Italia comanda Bonomi

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In Francia bruciano comuni.

In Italia non si lavora per vivere, ma si vive per lavorare.

Attendi fine mese, e chissà cosa, poi vedi e ti stroncano di tasse. A Bonomi che mi parla di tasse gli vorrei far vedere la mia busta paga. Loro, che stanno in Lussemburgo, Olanda, Delaware, loro, che chiedono sempre soldi allo Stato. Lo Stato che si rifà su pensionati e lavoratori dipendenti. Mi chiedo quanta gente andrà quest'estate in vacanza.

Magari quei 20 milioni di benestanti, spesso con eredità, spesso con rendite, che non c'hanno nulla da fare. E poi camerieri, baristi, facchini li devono servire a 1100 euro, se va bene. E se non vanno, sono fannulloni, che pensano ai soldi, che vogliono la sera libera. E' un paese sconclusionato questo, tre anni fa due amici che stanno in Cina, gestori di imprese, mi fecero vedere le buste paghe dei dipendenti delle industrie cinesi. Pagavano poche tasse al governo, c'erano benefit ogni mese, c'erano franchigia sotto la soglia di certi redditi che, rapportati al costo della vita, potevano essere paragonati ai nostri stipendi. Logico che risparmiano, logico che affollano gli aerei in giro per il mondo in comitiva, logico che il week end tutti vadano nei ristoranti. Non vedo una pizzeria da 5 mesi, nel mentre Bonomi, oltre ai 220 miliardi del PNNR, vuole i 40 miliardi del Fondo di Coesione. Mi chiedo gli italiani a cosa pensano, se si fanno i conti della serva, se si rincoglioniscono ancora di tv e Ferragni.

Cosa siamo diventati?
 
Da 30 anni mi scervello sul declino del nostro Paese. E ho sempre pensato che il vulnus siano state le privatizzazioni. In particolare di telecomunicazioni, banche, autostrade, elettricità, acqua, rifiuti, energia in genere.

L'averli privatizzati e messi in borsa ci ha messo nelle condizioni di essere alla merce' di strozzini, assieme alla Ue, al Fmi e alla Bce.

Sono monopoli naturali, servizi pubblici, servizi alla collettività, che servono al sistema socioeconomico in generale. Quanto costano all'imprenditoria il trasporto merci, il gas, l'elettricità negli impianti produttivi, i rifiuti e il riciclaggio?

Quanto costano agli utenti tali servizi pubblici privatizzati? Ormai siamo al "capitalismo delle bollette" e la guerra li ha fatti impazzire con prezzi che hanno ucciso i salariati. I monopoli naturali devono essere riportati nell'alveo pubblico, con tariffe politiche, come succedeva un tempo.

Si libererebbero risorse da redditi e da capitale da mettere in consumi ed investimenti. Chi lo dice che una banca deve fare solo asset management e non occuparsi di prestiti a imprese e cittadini a tassi decenti?

Ci sta perdendo l'intero sistema economico del paese. Si rifà con bassi salari. Metteteci la tassazione, visto che molti proprio le tasse non le pagano o hanno le società all'estero e il quadro è completo. Mi sembra di essere al Terzo Stato francese. De Gaulle diceva: "l'Italia non è un paese povero, è un povero paese". Allora si sbagliava, ma negli ultimi 30 anni credo di no.

Pasquale Cicalese

Pasquale Cicalese

 

Economista. Ha aperto un canale telegram: pianocontromercato
 
 

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