La distruzione di Gaza e il vicolo cieco di Israele - Matteo Capasso (Uni Cà Foscari)

La distruzione di Gaza e il vicolo cieco di Israele - Matteo Capasso (Uni Cà Foscari)

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


di Clara Statello

“Distruggere Hamas per Israele significa distruggere Gaza”. Il dott. Matteo Capasso, ricercatore in Relazioni Internazionali all'Università Ca' Foscari di Venezia e alla Columbia University di New York, intervistato da l’AntiDiplomatico, delinea in maniera efficace il vicolo cieco in cui si è cacciato il governo di Netanyahu.

Hamas, spiega, è stata quella forza politica in grado di ricostruire il tessuto sociale di Gaza subito dopo ogni attacco israeliano. L’obiettivo di Israele dunque è chiaro: distruggere Gaza. Nonostante la carneficina, soprattutto donne e bambini, Israele però non ha né annientato Hamas né smantellato la resistenza palestinese, che continua a combattere e lanciare missili contro le città israeliane, persino Tel Aviv.

La pressione degli alleati aumenta, anche in virtù dei pronunciamenti dei tribunali internazionali contro le violazioni dei diritti umani dell’IDF, le forze di difesa israeliane. La Corte Internazionale di Giustizia venerdì ha ordinato lo stop all’offensiva di Rafah e l’apertura dei valichi per far entrare gli aiuti umanitari, cibo, acqua, medicine e carburante.

Alcuni giorni prima la Corte Penale Internazionale, la stessa che aveva incriminato Putin e i dirigenti russi, ha spiccato un mandato d’arresto contro il premier israeliano e il ministro della Difesa Yoav Gallant. Il processo di Israele per genocidio e l’incriminazione dei suoi capi politico-militari per crimini di guerra rende sempre più insostenibile lo iato tra il diritto internazionale e il cosiddetto ordine internazionale fondato sulle regole è sempre

Secondo Capasso, queste decisioni indicano una forte contraddizione all’interno del blocco Occidentale ma soprattutto ne smantellano la presunta superiorità morale, che lo stesso blocco utilizza per ergersi a leader del mondo. “Non è detto però che nel breve periodo queste decisioni possano tradursi in una vittoria della resistenza palestinese o in una risoluzione pacifica del conflitto.

Dall’altra parte l’Asse della Resistenza sta conducendo “una strategia importante e astuta” costruendo una guerra di attrito che “più va avanti più rende Israele agli occhi dei suoi alleati un progetto insostenibile”.

Come pensa l’Occidente di risolvere queste contraddizioni e non farsi trascinare da Israele nello stesso vicolo cieco?  “L’Occidente sta cercando di trovare un nuovo Rabin” per rilanciare l’idea dei due Stati all’interno dello Stato israeliano, “ma in questo momento storico pensare di trovare una figura del genere all’interno del contesto strutturale di Israele è illusorio”. La guerra, dunque, continuerà causando l’intensificarsi di queste contraddizioni, con il rischio di una maggiore esplosione di violenza.

INTERVISTA COMPLETA E' DISPONIBILE PER I NOSTRI ABBONATI YOUTUBE

Clara Statello

Clara Statello

Clara Statello, laureata in Economia Politica, ha lavorato come corrispondente e autrice per Sputnik Italia, occupandosi principalmente di Sicilia, Mezzogiorno, Mediterraneo, lavoro, mafia, antimafia e militarizzazione del territorio. Appassionata di politica internazionale, collabora con L'Antidiplomatico, Pressenza e Marx21, con l'obiettivo di mostrare quella pluralità di voci, visioni e fatti che non trovano spazio nella stampa mainstream e nella "libera informazione".

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein? di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

In Bolivia, tornano i carri armati di Geraldina Colotti In Bolivia, tornano i carri armati

In Bolivia, tornano i carri armati

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Anche in Kenya l’imperialismo non è che una tigre di carta di Leonardo Sinigaglia Anche in Kenya l’imperialismo non è che una tigre di carta

Anche in Kenya l’imperialismo non è che una tigre di carta

I Brics sfidano il dollaro – Con Armando Savini di Giacomo Gabellini I Brics sfidano il dollaro – Con Armando Savini

I Brics sfidano il dollaro – Con Armando Savini

Le sanzioni alla Borsa di Mosca e il futuro dei Brics di Marinella Mondaini Le sanzioni alla Borsa di Mosca e il futuro dei Brics

Le sanzioni alla Borsa di Mosca e il futuro dei Brics

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Autonomia differenziata: perché Mattarella non interviene? di Alberto Fazolo Autonomia differenziata: perché Mattarella non interviene?

Autonomia differenziata: perché Mattarella non interviene?

Public enemy di Giuseppe Giannini Public enemy

Public enemy

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin di Antonio Di Siena Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

"L'Urlo" adesso è davvero vostro di Michelangelo Severgnini "L'Urlo" adesso è davvero vostro

"L'Urlo" adesso è davvero vostro

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

ELEZIONI IN FRANCIA, PICCOLE RIFLESSIONI di Michele Blanco ELEZIONI IN FRANCIA, PICCOLE RIFLESSIONI

ELEZIONI IN FRANCIA, PICCOLE RIFLESSIONI

Il fattore Malvinas Il fattore Malvinas

Il fattore Malvinas

Il Moribondo contro il Nascente Il Moribondo contro il Nascente

Il Moribondo contro il Nascente

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti