Il caporedattore della Bild si scusa per la copertura Covid basata sulla paura

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Il caporedattore della Bild si scusa per la copertura Covid basata sulla paura

Sin dall’inizio della pandemia la narrazione dominante è stata segnata da grosse dosi di paura e terrorismo instillato nella popolazione spesso in modo assolutamente inutile e arbitrario. Un modus operante da parte dei media mainstream che se forse era comprensibile nelle prime battute quando questo nuovo coronavirus, e i suoi effetti sull’uomo, ancora relativamente poco conosciuto. Adesso non più. 

Rari sono i casi di ravvedimento come quello che del caporedattore del principale quotidiano tedesco Bild. Julian Reichelt ha infatti deciso di chiedere scusa per la copertura della pandemia offerta dal quotidiano tedesco. Una narrazione guidata dalla paura. 

In un discorso pronunciato davanti alle telecamere Julian Reichelt si è scusato per la copertura di Bild che era "come un veleno" e "ti faceva sentire come se fossi un pericolo mortale per la società".

Reichelt si è detto particolarmente dispiaciuto per i bambini che sono stati terrorizzati dalla copertura mediatica allarmista, con un conseguente aumento di depressione infantile e suicidi in Germania come nel resto del mondo. 

“Ai milioni di bambini di questo Paese di cui è responsabile la nostra società, voglio esprimere qui ciò che né il nostro governo né il nostro Cancelliere osano dirvi. Vi chiediamo di perdonarci”, ha affermato il giornalista. 

“Perdonateci per questa politica che, per un anno e mezzo, vi ha reso vittime di violenza, abbandono, isolamento e solitudine”.

“Abbiamo convinto i nostri figli che avrebbero ucciso le nonne se avessero osato essere quello che sono, bambini. O se avessero incontrato i loro amici. Nulla di tutto questo è stato scientificamente provato”.

Poi il giornalista teutonico ha aggiunto: “Quando uno Stato ruba i diritti di un bambino, deve dimostrare che così facendo lo protegge da un pericolo concreto e imminente. Questa prova non è mai stata fornita. È stata sostituita dalla propaganda che presenta il bambino come un vettore della pandemia”.

Reichelt ha notato come le voci moderate che hanno tentato di offrire prospettive più tranquille sulla pandemia "non sono mai state invitate al tavolo degli esperti" e ha esortato gli spettatori a "non credere a queste bugie”, quando si imbattono in proclami allarmistici da parte del governo.

Il giornalista ha invitato le autorità ad aprire scuole e palazzetti dello sport al posto dei seggi elettorali, avvertendo che coloro che hanno imposto misure di lockdown brutali, "avranno sulla coscienza e lasceranno nei libri di storia, una moltitudine di anime innocenti".

Bild ha una tiratura giornaliera di 1,24 milioni di copie ed è il quotidiano più venduto in Europa. 

Intanto i cittadini tedeschi scesi in piazza per protestare contro la fallimentare gestione della pandemia e l’imposizione dei passaporti vaccinali nazionali sono stati duramente repressi dalle forze di polizia durante le manifestazioni che hanno avuto luogo a Berlino.

La repressione è stata così forte ed evidente da spingere il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura Nils Melzer a raccogliere testimonianze e valutare l’apertura di un’indagine. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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