Habemus multipolarismo?

1874
Habemus multipolarismo?



di Fabrizio Verde


Mentre Mosca si appresta a celebrare l’80° anniversario del Giorno della Vittoria – 9 maggio 2025 - con una maestosa parata militare e un corteo internazionale di leader antifascisti provenienti da ogni angolo del globo, Roma ha vissuto un momento altrettanto significativo: l’elezione di Papa Leone XIV. Mentre a Mosca si rafforza un mondo nuovo, multipolare, dove potenze emergenti, visioni culturali non occidentali e nuove alleanze geopolitiche ridefiniscono gli equilibri globali, l’elezione di Papa Leone XIV, cardinale statunitense di origini umili e lungo impegno pastorale nell’America Latina (Perù), è stata accolta con entusiasmo anche fuori dai confini ecclesiastici tradizionali. Il presidente dei vescovi tedeschi, Georg Bätzing, lo ha definito “un vero costruttore di ponti”, un uomo che incarna la sintesi tra continuità con il pontificato di Francesco e una visione universale e inclusiva della Chiesa. 

Nelle sue prime parole dal balcone di San Pietro, il nuovo Pontefice ha invocato pace e unità. Questo mentre a Mosca le potenze del sud Globale – Russia, Cina, Venezuela, Cuba e molti altri paesi – celebrano insieme l’eroico sacrificio sovietico nella Grande Guerra Patriottica, ribadendo con forza la necessità di preservare la verità storica contro il revisionismo occidentale e i rigurgiti neonazisti. Non è solo commemorazione, ma consapevolezza di un'eredità comune: la resistenza alla barbarie nazista, il rifiuto del neocolonialismo e la difesa della sovranità nazionale. Come ha ricordato il presidente cubano Miguel Díaz-Canel, «fu l’Esercito Rosso a liberare l’Europa», sottolineando come il ruolo dell’Unione Sovietica sia stato spesso ridimensionato dalle narrazioni dominanti. Con gli Stati Uniti attivamente impegnati a riscrivere la storia per cancellare il determinante contributo sovietico, come ha notato il quotidiano Le Figaro.

Parallelamente, la dichiarazione congiunta firmata da Vladimir Putin e Xi Jinping alla vigilia della parata ha lanciato un chiaro messaggio geopolitico: il progetto statunitense della cosiddetta “Cupola d’Oro”, un sistema globale di difesa missilistica ispirato a quello israeliano, rappresenta una minaccia seria per la stabilità strategica mondiale. La cooperazione tra Mosca e Pechino si presenta quindi non solo come un contrappeso all’unipolarismo statunitense, ma come un pilastro fondante del nuovo ordine multipolare. In questo senso, la leadership russa e cinese richiama all'unità tra le grandi potenze nucleari affinché abbandonino la mentalità da Guerra Fredda e promuovano il dialogo anziché la competizione a somma zero.

Come ha scritto Fidel Castro nel 2015, «la profonda alleanza dei popoli della Federazione Russa e della Cina, basata su scienza, eserciti forti e soldati coraggiosi, è in grado di garantire la sopravvivenza del genere umano». Oggi, questa visione appare più attuale che mai. L’asse Mosca-Pechino non solo contrasta l’espansione NATO e l’ingerenza occidentale nelle questioni interne degli Stati sovrani, ma propone una nuova architettura di sicurezza globale fondata sul rispetto reciproco, sulla cooperazione e sull’equilibrio strategico.

Papa Leone XIV, con il suo background latinoamericano, potrebbe incarnare un parallelo spirituale di questa transizione verso un mondo multipolare. Egli ha parlato fin dal primo momento di una Chiesa sinodale, aperta al dialogo con tutti i popoli, vicina ai poveri e impegnata nella mediazione dei conflitti. Nelle sue prime parole da Pontefice, ha richiamato esplicitamente l’eredità di sant’Agostino: «Per voi sono vescovo, con voi sono cristiano», un motto che sembra riflettere anche l’atteggiamento delle nuove potenze emergenti: non più egemonie imperiali, ma relazioni orizzontali e solidali.

In un contesto segnato dall’aumento delle tensioni nucleari, dalla militarizzazione dello spazio e dall’espansione di alleanze militari aggressive come la NATO, il multipolarismo non è solo una descrizione della realtà geopolitica, ma una condizione necessaria per la pace. Habemus multipolarismo? La Chiesa di Leone XIV dovrà fare da ponte all'inizio di un’epoca nuova, dove la verità storica, la cooperazione tra civiltà e la ricerca di un equilibrio globale sostituiscono la pretesa di un’unica narrativa dominante. 

Fabrizio Verde

Fabrizio Verde

Direttore de l'AntiDiplomatico. Napoletano classe '80

Giornalista di stretta osservanza maradoniana

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Il topo da laboratorio del futuro dell'UE di Loretta Napoleoni Il topo da laboratorio del futuro dell'UE

Il topo da laboratorio del futuro dell'UE

Chi vince e chi perde la mortale partita europea di Giuseppe Masala Chi vince e chi perde la mortale partita europea

Chi vince e chi perde la mortale partita europea

Una piazza oceanica a Tripoli contro le Nazioni Unite di Michelangelo Severgnini Una piazza oceanica a Tripoli contro le Nazioni Unite

Una piazza oceanica a Tripoli contro le Nazioni Unite

Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello   Una finestra aperta Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello

Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron di Marinella Mondaini Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron

Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron

Israele, il genocidio, e l'Occidente di Giuseppe Giannini Israele, il genocidio, e l'Occidente

Israele, il genocidio, e l'Occidente

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Come si distrugge un Paese in 18 mesi: il caso Argentina di Fabrizio Verde Come si distrugge un Paese in 18 mesi: il caso Argentina

Come si distrugge un Paese in 18 mesi: il caso Argentina

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti