ESG. La "sostenibilità" delle società valutata dai padroni del mondo

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ESG. La "sostenibilità" delle società valutata dai padroni del mondo


di Alessandro Volpi 

La narrazione più diffusa individua nei criteri ESG la nuova frontiera della sostenibilità delle società. ESG è un acronimo per indicare “Environmental, Social, and Governance”.

Si tratta, di fatto, di un rating che valuta il modo in cui una società opera e si comporta in queste tre aree fondamentali, fornendo così una misura della sua performance sostenibile. In altre parole, il rispetto dei parametri ESG dovrebbe essere indice di una strategia societaria coerente con la tutela ambientale, con il rispetto dei lavoratori e con l'attenzione ad una finanza non speculativa.

Bene, verrebbe da dire. Ma chi misura questa sostenibilità? La risposta è sorprendente, almeno per me. La principale agenzia mondiale di attribuzione dei rating ESG è MSCI, che ha per azionisti di riferimento Vanguard, Black Rock e State Street, detentori di circa il 25% dell'azionariato dell'agenzia, a cui va aggiunto un altro 10% nelle mani di fondi partecipati dai primi tre.

Dunque i parametri di sostenibilità sociale, ambientale e finanziaria sono assegnati da una agenzia di proprietà dei Padroni del mondo. Il capitalismo si veste dal proprio migliore stilista per assumere i caratteri del grande benefattore.
 

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