ELSA MELONI FORNERO
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di Giorgio Cremaschi
Il governo Meloni odia le donne e gli operai.
Avevano presentato peggioramenti brutali della legge pensionistica più feroce d’Europa. Poi, di fronte alla vergogna che travolgeva Matteo Salvini che aveva fatto tutte le sue campagne elettorali contro la legge Fornero, hanno fatto una parziale marcia indietro.
Si tolgono truffe incostituzionali come quella che sostanzialmente annullava il riscatto della laurea. Si attenua l’aumento dell’età della pensione, ma non lo si ferma. Così mese dopo mese si avvicina la pensione a settant’anni.
Resta il regalo ai fondi pensione privati, con la rapina a loro favore del TFR dei nuovi assunti. Resta la mancata vera indicizzazione delle pensioni, il che vuol dire che sempre più pensionati vedranno diminuire il loro reddito reale e peggiorare la loro vita.
Ma c’è una correzione della manovra che mostra tutto l’odio di classe di questo governo che finge di stare con il popolo. Hanno deciso di colpire il diritto ad andare in pensione prima per chi è andato a lavorare da ragazzo e per chi fa lavori usuranti, mentre hanno confermato l’abolizione del diritto delle donne alla pensione anticipata anche se con meno soldi.
Insomma gli operai devono rischiare salute e vita da anziani, mentre le donne si arrangino.
È bene ricordare che in Francia si continua ad andare in pensione a 62 anni, perché Macron ha congelato la sua legge Fornero, mentre da noi siamo quasi a 68 anni di età e 44 di contributi.
Matteo Salvini continua ad imbrogliare, ma Giorgia Meloni in fondo è coerente. Lei ha scelto di essere l’obbediente esecutrice in Italia dell’austerità europea e del riarmo NATO. E questa sua scelta non è di oggi, perché la deputata Giorgia Meloni nel 2012 aveva proprio votato la legge Fornero. Ora la porta avanti perché per la finanza internazionale quella legge è una vera e proprio bandiera. Elsa Meloni Fornero.

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