Come l’India affronta la Omicron: “è blanda, non correte a intasare gli ospedali
Omicron sviluppa forme leggere; per favore non correte a intasare gli ospedali se avete sintomi e/o se risultate positivi a un tampone: questo in sintesi il messaggio di Capodanno di Randeep Guleria, pneumologo, membro della task force Covid dell’India e presidente dell’Aiims (All India Institutes of Medical Sciences, una rete di università mediche pubbliche).
Come riporta il quotidiano Indian Express. di fronte a un aumento dei casi di positivi al Sars-CoV-2 nell’ultimo giorno (16.764 nuovi casi), Guleria sottolinea l’importanza di evitare allarmi, memore di quanto accaduto nei mesi di emergenza fra aprile e giugno. Omicron, spiega l’esperto, è una variante altamente contagiosa ma “colpisce il tratto respiratorio superiore, piuttosto che i polmoni. Questo è il motivo per cui vediamo molti meno pazienti con un calo della saturazione di ossigeno o gli altri sintomi gravi che abbiamo visto in Delta. Quello che vediamo adesso è febbre, naso che cola, mal di gola, dolori muscolari e mal di testa. Se uno di questi sintomi persiste, gli interessati dovrebbero farsi testate, per potersi isolare”.
Dunque, ribadisce l’esperto, "è importante capire che questa nuova variante non provoca un calo così forte della saturazione di ossigeno. Pertanto, coloro che non hanno comorbidità dovrebbero limitarsi all'isolamento domestico. Si dovrebbe lavorare su una strategia di isolamento a casa, e non entrare in situazioni di panico, bloccando i letti negli ospedali, che non è necessario. I dati suggeriscono anche che il recupero avviene molto più velocemente".
E l’immunità a causa dell’infezione naturale è già molto estesa nel paese, il quale infatti ha superato la grave crisi - decessi e forme gravi - già a metà luglio, quando ancora ii vaccinati con due dosi erano solo il 5% (e presumibilmente, come sarebbe logico, le persone più a rischio).
Marinella Correggia