Cina, la nuova frontiera dell’educazione scientifica: un piano strategico verso il 2035
Pechino punta a formare una nuova generazione di menti scientifiche. Il Ministero dell’Istruzione cinese, insieme ad altri sei dipartimenti, ha pubblicato le nuove linee guida per rafforzare l’educazione scientifica e tecnologica nelle scuole primarie e secondarie, con l’obiettivo di costruire entro il 2035 un ecosistema integrato tra istruzione, ricerca e innovazione.
Il piano, definito “fondamento strategico” per affrontare la competizione tecnologica globale, prevede entro il 2030 un sistema educativo rinnovato, con programmi aggiornati, metodi didattici moderni e spazi dedicati all’apprendimento pratico. Le scuole potranno contare su laboratori, centri di formazione e strutture esterne dove gli studenti sperimenteranno con la tecnologia e l’ingegneria.
Le linee guida incoraggiano inoltre gli scambi internazionali tra giovani e la collaborazione con premi Nobel e scienziati di fama mondiale per sviluppare una coscienza globale dell’innovazione. In parallelo, verranno avviati programmi di formazione all’estero per insegnanti di scienze e tecnologia, con soggiorni di studio presso università internazionali.
Città come Shanghai e Wenzhou sono già in prima linea: corsi di intelligenza artificiale, laboratori rinnovati e progetti su droni e programmazione segnano la nuova direzione dell’educazione cinese. Una strategia che, secondo Pechino, non serve solo a modernizzare la scuola, ma a consolidare le basi per la “rinascita della nazione cinese” nel secolo della tecnologia.
Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati

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