Chi ha fatto trapelare documenti segreti americani sui preparativi israeliani per attaccare l’Iran e perché?
Secondo quanto riferisce il media israeliano Haaretz, la fuga di due documenti segreti dalla comunità dell'intelligence americana, la scorsa settimana, apparentemente non sarebbe stata una mossa deliberata da parte di Washington per fare pressione su Israele o mettere in guardia l'Iran.
Il quotidiano israeliano sottolinea che la piattaforma scelta per la divulgazione - il canale Telegram ‘Middle East Spectator' - si definisce "indipendente ma non imparziale", in "lotta per un mondo multipolare, e si concentra sull'Iran e sul Asse della Resistenza".
Secondo Haaretz "ci sono altri modi più sofisticati e mezzi migliori per farlo", se si trattasse di uno sforzo deliberato da parte degli Stati Uniti.
Tra l’altro, nei documenti trapelati, si sono tracce che confermano che possono essere visti solo dagli Stati Uniti e dai loro alleati Five Eyes, ovvero un’alleanza di intelligence che comprende anche Australia, Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito.
Haaretz spiega che "tuttavia, il formato tipicamente americano dei documenti indica che probabilmente non erano ancora stati diffusi agli altri quattro alleati, o che questi paesi potrebbero essere la probabile fonte della fuga di notizie” rendendo il governo degli Stati Uniti il principale sospettato.
I rapporti dell'intelligence analitica, e sono proprio questi documenti, precisa il media israeliano "hanno un'ampia rete di distribuzione all'interno della comunità dell'intelligence e dell'apparato di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, che amplia la base di possibili sospettati di fuga di notizie.”
Citando esperti del settore, il giornale elenca vari tipi di fughe di notizie e forme della loro organizzazione comunicativa, e sottolinea che "la recente fuga di notizie potrebbe essere uno qualsiasi dei tipi citati o una combinazione".
Contenuto del documento
I documenti, datati 15 e 16 ottobre e basati sulla sorveglianza satellitare, hanno cominciato a circolare online venerdì scorso dopo essere stati pubblicati sul già citato canale Telegram.
Uno di questi, presumibilmente compilato dalla National Geospatial Intelligence Agency, si concentra sul trasferimento di munizioni da parte di Israele per un presunto attacco alla Repubblica islamica. Nel frattempo, l’altro documento, che presumibilmente proviene dalla National Security Agency, descrive le esercitazioni dell’aeronautica israeliana che coinvolgono missili aria-superficie. In uno di questi documenti si suggerisce anche che Israele possieda armi nucleari, cosa che il Paese ebraico non ha mai confermato pubblicamente.
Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha dichiarato, ieri, in una conferenza stampa che il presidente Joe Biden è "profondamente preoccupato" per la fuga di informazioni riservate e ha confermato che è in corso un'indagine per individuare la fontana.