"Catastrofe". Il 70% degli abitanti di Gaza nel nord nella Fase 5 dell'insicurezza alimentare

"Catastrofe". Il 70% degli abitanti di Gaza nel nord nella Fase 5 dell'insicurezza alimentare

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!



PICCOLE NOTE


Non c’è fame a Gaza è uno dei tanti temi base della propaganda israeliana, la Hasbara, come la chiamano, che a volte riecheggia nelle parole e nei comunicati di Washington. Dahlia Scheindlin pubblica su Haaretz: “Dentro l’inquietante negazione della fame a Gaza da parte di Israele”, articolo nel quale dettaglia la catastrofica emergenza alimentare dei palestinesi.

I dati dell’emergenza alimentare

Innanzitutto le valutazioni  dell’ICP (classificazione integrata delle fasi di sicurezza alimentare), che “ha rilevato come il 70% degli abitanti di Gaza nel nord (circa 210.000 persone) si trovano ad affrontare la Fase 5 dell’insicurezza alimentare, cioè la catastrofe. Nelle regioni meridionali, dove le tante voci dell’hasbara sostengono con forza che i mercati sono aperti e il cibo è abbondante, il rapporto ha rilevato che i governatorati di Deir al-Balah, Khan Yunis e Rafah sono nella Fase 4 – stato di emergenza. Ma tutta Gaza si trova ad affrontare una grave insicurezza alimentare”.

“L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che il rapporto dell’IPC corrisponde alla sua esperienza diretta nel corso del servizio prestato alle popolazioni di Gaza dall’inizio della guerra. L’ OMS ha affermato che ‘il rapporto dell’IPC conferma ciò che noi, i nostri partner delle Nazioni Unite e delle organizzazioni non governative (ONG) stiamo osservando e denunciando da mesi. Quando le nostre missioni raggiungono gli ospedali, incontriamo operatori sanitari esausti e affamati che ci chiedono cibo e acqua”.

Impressionante anche il recente sondaggio del “Palestinian Center for policy and survey research” condotto da Khalil Shikaki all’inizio di marzo secondo il quale “solo un terzo, se non meno, dei palestinesi di Gaza aveva acqua e cibo disponibili” – la maggioranza ha affermato che potevano accedervi “con grandi difficoltà e rischi”, mentre il 13% ha affermato che non avevano affatto disponibilità di acqua e cibo. Il 27% degli interpellati ha aggiunto che l’assistenza medica non era disponibile. La stessa percentuale ha detto lo stesso riguardo ai servizi igienici; solo il 24% ha dichiarato che ne aveva. Questa è una formula per la morte”.

Così Philippe Lazzarini Commissario generale dell’UNWRA su X: “la settimana scorsa tutti i convogli alimentari dell’UNRWA diretti al nord di Gaza sono stati bloccati”. Negli stessi giorni, gli Stati Uniti bloccavano i finanziamenti all’Unwra fino al 2025. Riprenderanno, sempre se accadrà, quando la popolazione della Striscia sarà sfoltita…

All our food convoys have been denied access to North #Gaza this week. With unimpeded access this man made starvation can still be averted.

La conta dei camion.

D’altronde, è dall’inizio della guerra che Israele ostacola l’accesso degli aiuti a Gaza, come denuncia la cronista di Haaretz, la quale ricorda la foto che immortala il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres  che, impotente, osservava l’interminabile fila di camion bloccati dalle autorità israeliane al valico di Rafah.

It’s impossible to be at the Rafah crossing & not feel heartbroken.

La Scheindlin smonta anche la narrativa israeliana sull’elevato numero di camion che sarebbero stati fatti entrare in questo mese. Entrano col contagocce, dopo aver subito (legittime) perquisizioni accurate. Ma il diavolo sta nei dettagli, dal momento che “possono essere respinti anche solo per un paio di forbici chirurgiche – che sono classificate [pericolose perché] di duplice uso”.

Ma anche tali forbici sono necessarie, scrive la cronista, perché “la carestia non può essere affrontata senza un’assistenza medica adeguata; mentre la mancanza di acqua pulita fa sì che il cibo che deve essere cotto in acqua non può essere utilizzato come dovrebbe” (la farina, ad esempio).

Infine, la Scheindlin ricorda il comunicato del coordinamento israeliano i territori, secondo il quale “il numero di camion di aiuti alimentari che entrano a Gaza è attualmente di 126 al giorno, cioè superiore a quello dei camion che entravano prima della guerra”.

Anche fosse vero (e la succitata foto di Guterres stride con tale affermazione), è ancor più vero quanto annotato su X da Tania Hary, direttrice di GISHA (l’organizzazione israeliana per i diritti umani che si dedica su Gaza) e rilanciato dalla Scheindlin: “Il paragone non ha senso perché prima della guerra non c’erano quasi 2 milioni di sfollati ed esisteva una produzione alimentare e agricola locale… Le necessità sono aumentate in modo esponenziale; non si può fare un paragone con la domanda prebellica, che peraltro anche allora non veniva soddisfatta”.

Tale la catastrofe, tale la follia che si sta consumando nella Striscia con la connivenza di tanto potere, politico e mediatico, dell’Occidente.

 




-----------------

L'Associazione "Gazzella" (www.gazzella-onlus.com) è da anni impegnata nel portare assistenza e cure ai bambini palestinesi feriti da armi di fuoco (soprattutto a Gaza). Con lo sterminio in atto e la popolazione allo stremo sono molti i progetti in corso con 4 associazioni affiliate presenti nella Striscia.

LAD EDIZIONI sostiene le attività di "Gazzella" e ACQUISTANDO QUI
"Il racconto di Suaad" - prigioniera palestinese - (Edizioni Q con la nostra collaborazione) sosterrete i prossimi progetti di "Gazzella" per la popolazione di Gaza: 


 


Qui la recensione di Giulia Bertotto del meraviglioso libro: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-suaad_prigioniera_palestinese/46096_53689/

 Piccole Note

Piccole Note

 

Piccole Note è un blog a cura di Davide Malacaria. Questo il suo canale Telegram per tutti gli aggiornamenti: https://t.me/PiccoleNoteTelegram

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti