Attacco israeliano provoca morte di civili. Libano: "Non resterà impunito"

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 Attacco israeliano provoca morte di civili. Libano: "Non resterà impunito"

 

Sono quattro i civili uccisi, di cui tre bambini, ieri, in Libano. Un drone israeliano ha colpito un’automobile dove alla guida c’era una donna nel villaggio di Bint Jbeil nel sud del Libano.

È giunta immediata la dura reazione del Primo ministro libanese Najib Mikati.

"Il fatto che il nemico israeliano attacchi i civili nella sua aggressione contro il Libano [...] è un crimine atroce che si aggiunge alla storia dei crimini dell'occupazione", ha ricordato Mikati, aggiungendo che questo attacco rappresenta "una nuova macchia nel mondo coscienza che approva ciò che l’occupazione israeliana sta facendo nel sud del Libano e a Gaza”.

"Il fatto che il nemico israeliano attacchi i civili nella sua aggressione contro il Libano [...] è un crimine atroce che si aggiunge alla storia dei crimini dell'occupazione", ha detto Mikati, aggiungendo che questo caso rappresenta "una nuova macchia nel mondo coscienza che approva ciò che l’occupazione israeliana sta facendo nel sud del Libano e a Gaza.

Inoltre, il Premier libanese ha avvertito che l'attacco israeliano "non resterà impunito e il governo libanese lo seguirà da vicino attraverso le comunicazioni internazionali". Mikati ha annunciato che sarà formulata una denuncia urgente contro Israele davanti al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, ricordando gli Stati membri dell'organizzazione "sono obbligati a riapplicare la Carta delle Nazioni Unite e ad adottare misure per fermare gli attacchi e salvare ciò che resta dell'umanità e della giustizia".

Israele ormai è una cieca macchina da guerra che persegue ogni obiettivo ritenuto un bersaglio di guerra. Basta leggere il comunicato dell’esercito israeliano su quest’ultimo attacco in Libano:

"Per quanto riguarda il Libano, abbiamo attaccato sulla base delle informazioni dell'intelligence e continueremo ad attaccare. Questa è la nostra missione. Attaccheremo chiunque ci minacci"

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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