A Wuhan 11 mila studenti festeggiano la laurea senza distanziamenti e mascherine
In Cina, a Wuhan per la precisione, siamo già nel post-Covid. Gli studenti di Wuhan hanno infatti partecipato a una cerimonia di laurea di massa, senza mascherine o distanzimento sociale.
Oltre 11mila persone presenti all'evento, compresi i laureati che hanno perso la cerimonia dell'anno scorso a causa dello scoppio della pandemia causata dal Covid-19.
La città cinese è stata posta sotto uno dei blocchi più severi al mondo dopo che il virus è stato rilevato per la prima volta nella capitale dell’Hebei nel 2019.
Questi tempi sembrano però adesso, a giudicare dalle eloquenti immagini, un lontano e sbiadito ricordo.
La Cina può permettersi questo scatto in avanti, proprio nella città assurta a simbolo della pandemia, perché possiede tutti i mezzi necessari per contrastare efficacemente un eventuale ritorno di fiamma del Covid.
Pechino produce i propri vaccini, ha i posti letto e le risorse umane necessarie, precisi protocolli per il trattamento precoce dei malati Covid. Insomma, tutt’altro mondo rispetto al decadente occidente dove l’unica risposta sono chiusure, o lockdown per usare il termine più in voga dal sapore medievale.
Uno smacco anche per chi guarda alla Cina o i paesi socialisti come modelli di contrasto alla pandemia, pensando che il successo di questi paesi nel controllo del Covid risieda esclusivamente nel rinchiudere le persone in casa a tempo indeterminato e distruggere le economie con i lockdown.
La risposta di paesi come la Cina è ben più articolata ed efficace. Wuhan lo dimostra.