"Voglio diventare ministro del lavoro". Repubblica lancia una nuova giovane Greta (attratta dal Pd)

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"Voglio diventare ministro del lavoro". Repubblica lancia una nuova giovane Greta (attratta dal Pd)

 

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Repubblica ci presenta Greta Arena, la giovanissima genovese attratta dalla politica: vorrebbe diventare ministro del lavoro.
 
In una fase storica nella quale la maggioranza è disinteressata dalla sfera pubblica, penso che la passione di questa concittadina sia davvero meritevole di considerazione e apprezzamento.
 
Certo, le sue idee lasciano perplessi e, dopotutto, altrimenti non si sarebbe compresa la vetrina offertale da Repubblica. Si definisce moderata, la nostra Greta, ed è attratta dal Partito Democratico: vorrebbe entrare nei Giovani Democratici a 16 anni.
 
Cara Greta, la tua passione commuove, però, credimi, hai scelto il partito peggiore che potessi individuare nell'arco costituzionale: è quello che ha reso obbligatoria l'alternanza scuola lavoro, ad esempio, la quale ha recentemente ucciso un ragazzo di poco più grande di te. Quando il Partito Democratico era al governo ha sdoganato le peggiori forme di contratto precario (oggi in questo paese contiamo 3 milioni e settecentomila precari), ha liberalizzato il controllo a distanza sui lavoratori, ha liberalizzato il dimensionamento, ha persino archiviato definitivamente il diritto alla reintegra in caso di licenziamento illegittimo (mai sentito parlare dell'articolo 18?).
 
Sai, Greta, io credo che quel partito menta sempre, ma proprio sempre: a partire dal suo stesso nome. Nella nostra Costituzione è imprescindibile il rapporto tra lavoro e democrazia, lo dice lo stesso articolo 1: ma una lavoratrice precaria e non tutelata non sarà mai in condizione di partecipare perché terrorizzata dalle infinite ritorsioni che sui luoghi di lavoro si perpetrano. Indebolire i diritti delle persone sui luoghi di lavoro significa destrutturare la nostra stessa democrazia costituzionale: è il Partito Antidemocratico quello a cui guardi e questo dovrebbe essere il suo vero nome.
 
Gli individui non sono nemmeno in grado di pretendere il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro: viceversa, come ti spiegheresti i circa mille morti sul lavoro che abbiamo registrato nel 2021? Una carneficina.
 
La politica è bella: se fatta in un certo modo è altruismo, servizio, abnegazione. Il partito per il quale simpatizzi l'ha tradita, dopo aver tradito la nostra Costituzione. Per chi ama il lavoro, per chi crede nel lavoro così come celebrato in Costituzione, il Partito Democratico è il male assoluto, il nemico numero 1: lupi travestiti da pecore. E questo è il tempo dell'intransigenza, altro che moderazione. Pensaci.
 
Ti abbraccio.
 
*
Ho scritto “Contro lo smart working”, Editori Laterza 2021 (https://www.laterza.it/scheda-libro/?isbn=9788858144442) e “Pretendi il lavoro! L'alienazione ai tempi degli algoritmi”, GOG Edizioni 2019  https://www.gogedizioni.it/prodotto/pretendi-il-lavoro/)
 
 

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Savino Balzano

Savino Balzano

Savino Balzano, nato a Cerignola nel 1987, ha studiato Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Perugia. Autore di "Contro lo Smart Working" (Laterza, 2021) e di "Pretendi il Lavoro! L'alienazione ai tempi degli algoritmi" (GOG, 2019). Sindacalista, si occupa di diritto del lavoro, collabora con diverse riviste.

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