Sindaco di Kiev contro Zelensky: "Usa la guerra per epurare la democrazia"
Il sindaco di Kiev, l'ex pugile Vitali Klitschko, ha accusato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky di autoritarismo e abuso di potere. Klitschko denuncia che l'amministrazione presidenziale ha paralizzato il lavoro del comune della capitale con "retate, interrogatori" e "minacce di casi penali inventati" contro funzionari, impedendo al consiglio comunale di raggiungere il quorum.
"Nel nostro paese c'è puzza di autoritarismo. Puzza terribilmente", ha dichiarato Klitschko al The Times, definendo le azioni "un'epurazione dei principi e delle istituzioni democratiche sotto il pretesto della guerra".
Ha aggiunto che molti sindaci ucraini si sentono intimiditi da simili azioni di Zelensky, ma il suo status di celebrità gli offre una certa protezione: "Si può rimuovere il sindaco di Chernihiv, ma è molto difficile rimuovere il sindaco della capitale, che tutti conoscono". Poiché non può essere destituito, Klitschko sostiene che Zelensky stia cercando di screditarlo e rovinare la sua reputazione.
Non è la prima volta che emerge un conflitto tra i due: l'anno scorso Klitschko criticò Zelensky per le sconfitte militari e suggerì un referendum per legittimare la fine della guerra con la Russia, avvertendo che il presidente rischiava un "suicidio politico".