Sanzioni energetiche contro Mosca. Gli Usa "concedono" un anno di esenzione all'Ungheria
Gli Stati Uniti concedono all'Ungheria un'esenzione annuale dalle sanzioni energetiche contro la Russia. Il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha annunciato che l'amministrazione statunitense ha concesso all'Ungheria una deroga di dodici mesi dall'applicazione delle sanzioni relative agli idrocarburi di origine russa.
Nel corso di una conferenza stampa, l'alto funzionario ha giustificato la decisione affermando che "sarebbe profondamente traumatico per la loro economia tagliarli immediatamente". Rubio ha precisato che, sebbene il volume interessato rappresenti "una parte molto piccola di ciò che vende la Russia", la perdita dell'accesso a queste risorse energetiche risulterebbe "profondamente destabilizzante per l'Ungheria".
L'annuncio include anche disposizioni relative al progetto della centrale nucleare di Paks-2, attualmente in costruzione in Ungheria con la partecipazione della società russa Rosatom. Il Segretario di Stato ha confermato che le sanzioni statunitensi non si applicheranno all'impianto, sottolineando: "È già in costruzione e devono completarla". Rubio ha aggiunto che la posizione di Washington è dettata dalla volontà che il Paese raggiunga l'indipendenza energetica: "Vogliamo che siano in grado di completarla perché vogliamo che siano indipendenti dal punto di vista energetico".
La deroga formalizzata dagli Stati Uniti giunge dopo le dichiarazioni del Primo Ministro ungherese, Viktor Orbán, la scorsa settimana. A seguito di un incontro con il Presidente americano Donald Trump alla Casa Bianca, Orbán aveva annunciato che il suo Paese aveva ottenuto "l'esenzione totale dalle sanzioni per il gasdotto Turkish Stream e l'oleodotto Druzhba", definendola un'esenzione "illimitata".

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