Reuters - Il petrolio scende per i timori di recessione degli Stati Uniti
I prezzi del petrolio hanno fluttuato vicino ai minimi degli ultimi otto mesi, in quanto le preoccupazioni per una recessione degli Stati Uniti hanno controbilanciato i timori per l'impatto delle crescenti tensioni in Medio Oriente sulle forniture energetiche, secondo quanto riportato dalla Reuters.
I futures del Brent sono scesi dello 0,1% a 76,77 dollari al barile, mentre quelli del West Texas Intermediate erano a 73,39 dollari al barile, in calo dello 0,2%.
Come nota l'agenzia di stampa, l'aumento dei prezzi è stato alimentato dai combattimenti in corso nella Striscia di Gaza e dai preparativi di Israele e Stati Uniti per un'ulteriore escalation delle tensioni dopo che l'Iran e Hezbollah hanno giurato di vendicare l'assassinio del capo del politburo di Hamas Ismail Haniyeh e del comandante di Hezbollah Fuad Shukr.
Tuttavia, i prezzi del petrolio sono scesi ancora a causa dei timori di recessione negli Stati Uniti, il più grande consumatore di energia al mondo, e dopo che i Paesi OPEC+ hanno confermato la loro decisione di eliminare gradualmente i tagli alla produzione a partire da ottobre. I prezzi sono stati inoltre messi sotto pressione dai timori che una lenta ripresa economica globale possa ridurre il consumo di carburante. Gli indicatori economici di tutto il mondo si sono rivelati deboli: a luglio i datori di lavoro negli Stati Uniti hanno creato meno posti di lavoro del previsto, mentre le fabbriche negli Stati Uniti e in Europa hanno dovuto far fronte a una scarsa domanda.