Regionali Toscana. Piccola consolazione, ma grande speranza
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di Michele Blanco
Una notizia buona, finalmente la Destra è stata sconfitta. Ma ancor di più si è verificata la catastrofica sconfitta della lega di Vannacci, un generale in pensione prestato alla politica,  che ha perso ogni onore dal momento che ha patteggiato per l'esercito israeliano,  i cui cecchini sparavano ai bambini palestinesi.
Purtroppo la notizia cattiva: la caduta inarrestabile della partecipazione al voto. Anche in una regione con una lunga storia di democrazia partecipativa,  sono inesorabilmente dilagate indifferenza, se non aperta, ostilità verso i partiti.  La gravità  di tutto  questo è che i partiti pensano che tutto sommato  l' astensionismo sia tollerabile, non vogliono fare i conti con  questa onda di grave ma giustificata insoddisfazione sociale.
Alla base di questa faglia che progressivamente spacca la democrazia c' è la mancanza di una vera e reale alternativa.
Purtroppo si tratta della dannazione del Campo Largo, che  perseguita il centro-sinistra, anche quando vince. In Toscana la polarizzazione è più che evidente, con il 9% a Casa Riformista; Avs + M5S ( che nella passata consiliatura erano all' opposizione) 11,5%. A centro il PD ( 34%, il primo partito pur perdendo 126 mila voti) che riassume in se le gravi contraddizioni dello schieramento del cosiddetto "campo largo", essere di sinistra e insieme di destra  su tutto, dalle grandi questioni nazionali ( lavoro, riarmo, Palestina) a quelle sul territorio , dalle infrastrutture all' acqua pubblica.
Nella minoranza che va a votare si possono fare contare le relazioni di interesse, i gruppi di pressione, la rete dei sindaci e questo da'  forza, in tutte le elezioni regionali, ai Presidenti uscenti come Giani in Toscana, che infatti prende più voti dell' insieme dei partiti che lo sostengono.
È  probabilmente ragionevole pensare che questo metodo faccia vincere il Campo Largo in Campania e in Puglia.  Ma alle elezioni politiche sarà convincente un insieme di partiti senza un vero  progetto di governo, senza una chiara base progressista programmatica?
Intanto molti giovani e meno giovani che hanno la Palestina nel cuore hanno votato Toscana Rossa e, nonostante la tagliola della legge elettorale, questa è una bella novità, che dovrebbe fare riflettere una sola lista di sinistra, senza nessuna possibilità di vincere,  che prende, malgrado il grande astensionismo degli elettori di sinistra,  quasi gli stessi voti della "casa riformista".
                            
                                                                                                                                                                                
                                                                                                    
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