Putin, il "long covid" e lo spettacolo imbarazzante dei media italiani
Avete avuto il Covid e vi è venuta voglia di invadere l’Ucraina? Contattate subito l’intelligence USA contribuirete ad uno studio epidemiologico di fondamentale importanza.
Studio “supportato” dal blasonato Council on Foreign Relations, un think tank americano di cui fa parte la giornalista Premio Pultizer Laurie Garrett la quale ha twittato «Si è letto che Putin non stia ragionando correttamente, forse a causa del long Covid. Non c'è nessuna prova, ovviamente».
Ma se non c’è nessuna prova, di che stiamo parlando?
Ma che importa? Ormai, la gente legge solo i titoli e la “notizia” di un Putin demente per il Covid è diventata virale. Così come la storia degli ucraini pronti alla resistenza contro i russi che giustificherebbe l’invio di armi da parte dei governi occidentali. È il tormentone del momento su tutte le TV. Poi, dopo la rivelazione che i “soldati eroi” dell’isola dei serpenti si erano banalmente arresi, esce su Repubblica la dichiarazione (probabilmente falsa come le tante altre attribuite a Zelensky) secondo la quale in Ucraina saranno rilasciati detenuti per essere utilizzarli contro i russi.
Ma, quindi, in Ucraina non c’è nessuna persona perbene disposta ad immolarsi per il governo?