Palestinesi chiedono fine del blocco su Gaza, ma Israele bombarda e reprime le manifestazioni

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Palestinesi chiedono fine del blocco su Gaza, ma Israele bombarda e reprime le manifestazioni

 

I palestinesi continuano a protestare contro il blocco di Israele sulla Striscia di Gaza che rende le condizioni di vita durissime.

La risposta di Israele, come al solito, è sproporzionata rispetto a quella della resistenza palestinese ma, per media occidentali, questo non conta. Un pallone incendiario equivale ad un jet da combattimento F-16 che costa miliardi di dollari.

Infatti, ieri, i jet israeliani hanno effettuato attacchi aerei a Gaza dopo che i palloni incendiari lanciati dalla Striscia hanno causato due incendi all'interno di Israele.

Precedentemente, ci sono state proteste al confine, con 11 palestinesi feriti.

 

Finora non ci sono state informazioni su vittime o distruzioni causate dagli attacchi aerei israeliani nell'enclave.

Dopo il tramonto, le "unità di confusione notturna" sono scese al confine tra Gaza e Israele; I giovani palestinesi hanno bruciato pneumatici, scagliato oggetti estranei contro le truppe di occupazione, mentre suonavano anche sirene di allarme missilistico nel tentativo di provocare il panico tra gli israeliani nell'area di confine.

Le truppe israeliane hanno risposto con la forza. Il ministero della Sanità di Gaza ha riferito che almeno 11 palestinesi sono rimasti feriti negli scontri. Tre dei feriti sono stati colpiti da proiettili e non sono in condizioni gravi, secondo il ministero della Salute, altri sono rimasti feriti da proiettili di gomma e granate stordenti.

Proteste simili si sono svolte sabato scorso e mercoledì alla frontiera. 

Hamas ha avvertito che gli attacchi incendiari di mongolfiere e la violenza al confine potrebbero aumentare se Israele non toglierà il blocco che ha imposto a Gaza dopo gli attacchi di Tel Aviv lo scorso maggio, dove dopo 11 giorni nella battaglia l'IDF e Hamas a Gaza sono state uccise 254 persone, tra cui 66 bambini, secondo le Nazioni Unite. 

All'inizio di questa settimana, Israele ha allentato alcune delle restrizioni, consentendo a più merci di entrare a Gaza, oltre a fare lo sforzo di concedere a 1.000 lavoratori palestinesi vaccinati di viaggiare in territorio israeliano. 

 

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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