Neofascismo o marxismo-leninismo? Il leader di “MAGA Communism” risponde alle critiche

Neofascismo o marxismo-leninismo? Il leader di “MAGA Communism” risponde alle critiche

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di Leonardo Sinigaglia

 

Il collettivo Infrared continua a veder crescere la propria popolarità negli Stati Uniti sulla base della sua critica serrata al sistema imperialista facente capo al regime di Washington e alla chiara volontà programmatica di dare vita a un percorso di conquista della sovranità popolare da parte delle masse lavoratrici americane, strettamente connesso con la multipolarizzazione del mondo e l’attuale avanzata globale delle forze rivoluzionarie e progressive. In risposta a ciò la stampa filo-imperialista ha dato il via a una vera e propria campagna di diffamazione volta a colpire Haz al-Din, il fondatore del gruppo, e Jackson Hinkle, “volto” strettamente connesso all’organizzazione, noto per i suoi frequenti incontri con figure di primo piano dell’amministrazione russa e del Partito Comunista Cinese.

Il The Guardian ha definito la loro organizzazione “un movimento squilibrato di nicchia”[1], accostandolo apertamente al fascismo e al nazismo. Il New York Times, più “elegante”, ha preferito denunciare in maniera scandalistica le loro posizioni a sostegno di “Stati canaglia” come Iran, Venezuela e Siria. Ma accanto a la stampa “mainstream”, e forse con più ferocia di questa, vi è tutta l’area della “sinistra radicale” statunitense, dai vari micro-partiti comunisti alle frange movimentiste e anarcoidi, impegnata nella lotta serrata contro quello che viene percepito evidentemente come un nemico politico. Partiti come il PSL (Party for Socialism and Liberation) e il PCUSA sono stati chiari negli ultimi mesi nella loro condanna aperta del “MAGA Communism”, muovendosi sostanzialmente sulle stesse linee della stampa liberale. Allo stesso tempo Haz al-Din ha potuto parlare durante l’occupazione filo-palestinese della Emory University, nella città di Atlanta, solo vincendo la resistenza fisica dei vari gruppi “antifa” locali. Negli ultimi giorni alle fila dei detrattori di Infrared si è unito Yanis Varoufakis, che ha rapidamente liquidato il movimento come espressione di “neofascismo”.

Per l’AntiDiplomatico già si era intervistato Haz al-Din in merito alla visione che ispira Infrared e la sua strategia politica[2], ma egli stesso ha ora offerto tramite i suoi social la più esaustiva risposta alle varie critiche, di cui si da traduzione integrale.

 

MAGA COMMUNISM – UNA RISPOSTA ALLE CRITICHE

 

Fin dall’inizio ho chiarito che il “MAGA Communism” non ha assolutamente nulla a che fare con il sostegno a Trump.

Recentemente, Tess Owen per il Guardian, tra i vari organi di stampa, ha scritto un articolo diffamatorio piuttosto ridicolo su di me e Jackson Hinkle riguardo al “MAGA Communism”.

Con mia sorpresa, Yanis Varoufakis si è unito al coro degli attacchi, etichettando senza fondamento me e Jackson come "neofascisti" a causa della negligenza giornalistica espressa in quell'articolo. Ho inviato un messaggio al signor Varoufakis per invitarlo a difendere le sue affermazioni in un dibattito, ma trovo improbabile che risponda. Questo poiché Yanis, assieme a molte altre personalità liberali di sinistra, usa sconsiderate accuse di “fascismo” come barriera discorsiva per chiudere la possibilità di un dialogo razionale, che io, di regola, lascio aperta a chiunque si degni di impegnarsi in esso.

Trovo pericoloso questo uso sconsiderato di quelle parole, non solo perché è irrazionale e arbitrario, ma perché oggi ci sono diverse personalità sempre più popolari che rivedono apertamente la storia per esaltare e glorificare il fascismo – dando al tempo stesso un nuova attrattività alle falsificazioni anticomuniste.

Gli attacchi contro di me e i miei compagni servono a distrarre dalla lotta più importante per difendere la storia, l’eredità e l’onore del comunismo, affrontando al tempo stesso le bugie della destra. Quasi nessun altro lo sta facendo. E l’estrema destra si rifiuta semplicemente di discutere con me – un rifiuto che riesce a farla franca solo perché altri autoproclamati “antifascisti” si rifiutano di unirsi alla lotta.

In ogni caso, quasi due anni dopo aver scritto il mio lavoro fondamentale sul Comunismo MAGA, vorrei cogliere l’occasione per rispondere alle idee sbagliate, ai malintesi e alle vere e proprie bugie diffuse riguardo a questo slogan.

Prima di tutto, il Comunismo MAGA non è un’ideologia “nuova” o “sincretica”. È uno slogan coniato dai marxisti-leninisti americani.

Questo slogan riflette una valutazione e un'analisi molto specifica dell'attuale situazione storica in America da una prospettiva marxista-leninista ortodossa.

Non si tratta in alcun modo di combinare il marxismo con l’ideologia della destra americana.

E per mettere le cose in chiaro, nessuno di Infrared o Jackson ha mai fatto nulla per sostenere politicamente Trump.

 

Non abbiamo invitato nessuno a votare per Trump, a votare per i candidati allineati con Trump, a unirsi al Partito Repubblicano, a fare propaganda e organizzarsi per Trump, o addirittura a evangelizzare per conto di Trump.

Non lo abbiamo mai fatto e mai lo faremo.

Il “Maga Communism” non è un'ideologia politica.

Piuttosto, il “Maga Communism” è una prospettiva storica e strategica, che equivale a quanto segue:

L’ascesa del MAGA nel 2015-2016 segna un punto irreversibile nell’ascesa di una nuova forma di sovranità popolare in America – da cui verrà ricostruita la politica comunista americana.

Ciò non significa adottare il contenuto della politica MAGA. Significa articolare il comunismo americano come una forma di politica post-MAGA.

Questa analisi si basa su una comprensione lungimirante e approfondita dello sviluppo dell’imperialismo, del capitalismo mondiale, dei cambiamenti qualitativi nei rapporti di produzione e dell’ascesa della multipolarità nel contesto della recente storia americana:

Come osservò Stalin nel dopoguerra, in Occidente la politica democratica classica stava finendo sempre più per essere sostituita da una dittatura militaristica quasi aperta dell’élite finanziaria.

Quando emerse il neoliberismo, gli americani persero quasi tutte le tracce della sovranità popolare.

Le elezioni non furono più un momento per contestare il potere. Semplicemente il potere non poteva essere sfidato. Il duopolio bipartitico garantiva che solo i candidati pienamente allineati con il consenso non tenuto a rispondere a nessuno delle élite avrebbero potuto vincere.

Ma, allo stesso tempo, il neoliberismo ha accompagnato anche l’emergere dell’era dell’informazione, della cibernetica e, infine, l’ascesa dei social media.

Le vecchie sovrastrutture politiche non sono riuscite a tenere il passo.

È pienamente conforme alle leggi dialettiche della storia che:

Il culmine del consolidamento dittatoriale di tutte le istituzioni da parte delle élite finanziarie è allo stesso tempo il punto in cui i rapporti produttivi le hanno maggiormente superate.

Proprio quando le élite pensano di essere le più potenti, sono le meno potenti.

Quindi, nonostante tutte le istituzioni politiche si siano consolidate e depoliticizzate, la politica è riuscita a riemergere – nelle nicchie sociologiche e culturali che l’egemonia semplicemente non ha capito, cioè attraverso i social media.

Questo è esattamente ciò che era MAGA. Era la genesi di una nuova forma di sovranità popolare, basata su rapporti cibernetici che potevano dare espressione alla volontà generale meglio di quanto potessero fare le “istituzioni politiche democratiche”.

Ciò non vuol dire che Trump fosse esclusivamente la voce del popolo. Allo stesso tempo lui stava svendendosi stringendo alleanze con potenti élite, allo stesso tempo dando loro potere.

Come comunista, ciò dimostra l’importanza di avere organizzazioni politiche indipendenti e le istituzioni della classe operaia, e non fare affidamento su singole personalità.

Ma l’unico modo per costruire organizzazioni o istituzioni come queste è sulla base del nuovo inizio e del risveglio della sovranità popolare rappresentato dal MAGA.

Nessuno sostiene che Trump abbia portato questo inizio vicino alla sua conclusione!

Qui non emerge un’ideologia specifica, una piattaforma politica o un orientamento politico, ma una nuova forma di realtà politica.

In termini di contenuto politico, MAGA è piuttosto banale. È solo una trascrizione elementare dell’ideologia americana standard in una forma completamente nuova e cibernetica.

Ovviamente il MAGA porta "ancora i segni della vecchia società dal cui grembo emerge" - vale a dire, il suo contenuto ideologico è riportato dall'era storica precedente.

Ciò include l’anticomunismo standard, i pregiudizi sulla Cina e altre visioni arretrate.

Inoltre, rappresentò solo la nascita di una nuova sovranità popolare – che ancora mancava di un’autorità politica e di un’organizzazione corrispondentemente nuove – come un nuovo partito.

Ma se il MAGA è solo l’ideologia americana tradizionale, perché tutto questo trambusto? Perché chiaramente non è solo questo. Perché la forma stessa che assume contraddice le premesse materiali di quell’ideologia.

 

Viviamo in un’era politica che i pensatori liberali hanno definito l’ascesa dell’“autoritarismo digitale”.

L’autorità di leader come Xi Jinping, Vladimir Putin, Maduro e Julius Malema dell’EFF è, in gran parte, espressa in modi non convenzionali.

Le relazioni tra l’autorità politica e le masse assumono una forma più diretta attraverso i social media, in modi che aggirano le tradizionali istituzioni statali “liberali”.

Ciò a cui assistiamo è l’ascesa di una forma cibernetica di politica di massa, o “e-populismo”, che è post-liberale non semplicemente in termini di contenuto ideologico (comunismo, nazionalismo, conservatorismo, ecc.), ma in termini di forma materiale reale.

Questa è in realtà una forma di politica post-liberale perché fonda l’autorità politica al di là delle costituzioni e delle istituzioni rappresentative – e su relazioni cibernetiche di circuiti di feedback, intelligenza artificiale e mass media decentralizzati.

Questa è una forma di politica oggettivamente nuova ed è irriducibile a qualsiasi ideologia. Se ne vedono tracce anche nel culto di Mohammed bin Salman in Arabia Saudita, o di al-Sisi in Egitto.

Trump, Putin, Xi Jinping, Julius Malema, Maduro, ecc. possono avere ideologie completamente diverse, ma rappresentano tutti una forma di politica nuova e post-liberale.

Quindi questo è ciò che colloca MAGA in diretta prossimità con l’ascesa oggettiva del comunismo: una nuova forma di sovranità post-liberale corrispondente alla transizione globale dal modo di produzione capitalista.

Viviamo in un'epoca in cui il liberalismo ideologico è reazionario: si maschera da "liberale", ma corrisponde a un'oligarchia ombra dittatoriale e irresponsabile.

 

Sono francamente deluso dalla miopia di Yanis Varoufakis, il cui intero DiEM25[3] si fonda sul riconoscimento di questo fatto nel contesto dell’UE.

L’UE ne è un perfetto esempio: pur essendo la principale promotrice dell’ideologia liberale, è un’istituzione fondamentalmente antidemocratica, irresponsabile e dittatoriale all’interno della quale non esiste alcuna sovranità popolare.

Oggi, il liberalismo ideologico non ha nulla a che fare con le libertà associate all’era liberale classica. È la patina reazionaria di una classe dirigente corrotta e degenerata.

Ora, per quanto riguarda il “contenuto politico” del MAGA:

Non ho mai avuto fiducia in Donald Trump come leader politico. L’obiettivo dei comunisti è costruire un partito politico indipendente del proletariato.

L’uso di Trump nei meme, ecc. – non riflette un impegno serio o una lealtà politica nei confronti di Trump, ma piuttosto un modo specifico di esprimere una contraddizione politica che lui simboleggia soltanto.

Come ho detto prima, il “contenuto politico” del MAGA in termini di politica è banale e riflette semplicemente lo stato della coscienza politica del popolo americano – con tutta la sua confusione, la sua ignoranza e persino l’arretratezza.

Ma non è questo il punto. Il punto è che questa coscienza, per quanto mondana, viene ora espressa in una forma che è allo stesso tempo popolare e sovrana. Ciò fornisce l’unico contesto e l’unica opportunità all’interno della quale la politica comunista americana può essere pensabile.

I comunisti americani scelgono di perdonare alle masse MAGA il contenuto ideologico delle loro convinzioni, perché comprendiamo che quando si legge tra le righe e ci si degna effettivamente di considerare l’essenza della questione, dietro di loro c’è un vero desiderio e un’aspirazione alla sovranità popolare.

Questo desiderio è il punto di partenza e il punto zero per mettere alla prova la prassi marxista-leninista, che si è sempre basata sull’intraprendere lotte democratiche e di classe simultanee, nel contesto americano.

Comprendiamo che il MAGA è molto divisivo in America. Non è nostra intenzione alienare tutti gli americani che rimangono scettici, indifferenti o finanche ostili  al MAGA.

L’obiettivo dei comunisti americani è quello di fare chiarezza sulla reale contraddizione in atto, in modo da attenuare queste differenze tra la classe operaia.

Perché? Perché la contraddizione in questione è una lotta di classe nel contesto della nascita di un nuovo modo di produzione. Alcuni americani anti-MAGA potrebbero essere più indulgenti nei confronti del MAGA se fosse inserito in questo contesto e fosse possibile raggiungere una comprensione reciproca sul fatto che gli americani hanno perso la loro sovranità.

In realtà, sta già accadendo, a New York e in altri luoghi ritenuti “roccaforti” dei democratici.

Infine, la prospettiva comunista del MAGA si basa sul riconoscimento che la neutralità politica è impossibile.

Secondo la visione marxista-leninista, la lotta di classe assume una forma nazionale. Questa non è la forma di un’istituzione (come credono molti nel CPUSA), ma di una nazione così com’è realmente.

 

Non è possibile che una politica di lotta di classe guidata dai comunisti possa semplicemente essere neutrale di fronte al MAGA come fenomeno politico.

Rispetto e capisco molti che dicono che i comunisti dovrebbero respingere sia i democratici che il MAGA.

Ma l’errore di questa posizione sta nel rifiuto di apprezzare il significato della forma.

Sì, in termini di “contenuto” (vale a dire prescrizioni politiche), sia MAGA che i Democratici dovrebbero essere respinti. Trump dovrebbe certamente essere rifiutato politicamente. Quando è entrato in carica nel 2016, ha tradito completamente la sua base.

Ha contribuito a uccidere l’eroe Soleimani e se ne vanta ancora oggi.

Ma trascurare la forma e ridurre tutta la realtà politica a prescrizioni politiche, ideologia o addirittura decisioni prese da attori politici è semplicemente non dialettico.

Non è coerente con la visione marxista-leninista.

Non possiamo scegliere quali forze caratterizzeranno lo sviluppo storico del popolo americano.

Applicare il marxismo-leninismo al contesto americano significa comprendere che proprio ora la nazione americana sta oggettivamente lottando per articolare la sovranità popolare in una nuova era.

Questa è l'essenza materiale alla base dei fenomeni MAGA.

Il fatto che ideologicamente parlando, gli ideologi “MAGA”, e persino lo stesso Trump, non riescano a dare una corretta articolazione a questa essenza non cambia questo fatto.

Non c’è modo di restare semplicemente fuori da questa realtà, perché non esiste spazio politico in America che non sia stato irreversibilmente influenzato e segnato dall’ascesa del fenomeno MAGA.

Non c’è modo di fare politica esclusivamente nell’arena “neutrale” della “democrazia neoliberista”.

 

Ai comunisti mancano le istituzioni “democratiche” all’interno delle quali sia possibile esprimere una voce politica. Quelli che esistono sono tutti fondamentalmente truccati, e non solo proverbialmente.

Il MAGA ha indirizzato la politica americana nella direzione di una specificità sia di massa che nazionale. Proprio come la politica in Russia, Cina, Venezuela, ecc. si è indirizzata in questa direzione. L’era delle istituzioni “liberali”, “neutrali” e “puramente formali” è finita.

Il contenuto principale che MAGA ha imposto alla politica americana è il desiderio di sovranità popolare nell’era digitale, al di là della dittatura degli esperti, delle istituzioni d’élite e delle culture egemoniche.

Ciò non significa che dobbiamo votare per Trump o seguire i leader del “MAGA”. Significa che non dovremmo essere allergici alla forma unica di coscienza e cultura politica che caratterizza MAGA. Perché in sostanza si basa su una lotta per la sovranità popolare nel contesto nazionale americano.

Dobbiamo fondare il comunismo americano, in parte, su quel contesto. Dobbiamo apprezzare il ruolo oggettivo del fenomeno MAGA nello sviluppo della storia.

Ciò va ben oltre le elezioni, il voto e gli esperti politici.

Il primo passo è riconquistare la sovranità. Non c'è modo di evitare questo passaggio. È la premessa fondamentale della politica comunista.

E il marxismo-leninismo fornisce il metodo migliore per condurre una lotta simultanea sia per la sovranità nazionale che per la supremazia della classe proletaria.

L’imperialismo americano ha corrisposto all’erosione della sovranità popolare americana. L’antimperialismo in America significa riconquistare la sovranità popolare.

Il fatto che le masse MAGA stiano esprimendo il loro desiderio di sovranità popolare in modo eclettico, imperfetto e sbagliato non riduce il loro desiderio all’espressione imperfetta a loro facilmente accessibile.

I marxisti dovrebbero trarre una conclusione diversa:

Rendere il marxismo più accessibile alle masse, più direttamente rilevante, concreto e utile alla loro lotta – in modo che possano scartare le idee eclettiche e antiquate che ora sono a loro accessibili esclusivamente nel “garage del nonno”.

Combattere i truffatori e gli ideologi di destra che tentano di appropriarsi delle legittime lamentele delle masse, distorcerle e trasformarle in qualcos’altro.

Io, l'autore del termine "Comunismo MAGA", non ho assolutamente alcuna fiducia politica in Trump. Non dirò mai al mio pubblico di votare per lui. Non ho lealtà verso Trump.

In effetti, sono sospettoso e vigile nei confronti di Trump. Assolutamente nulla esclude la possibilità che venga abituato a accelerare i piani delle élite oligarchiche.

Sarò il primo a lottare incessantemente e senza compromessi contro Trump a livello politico nel momento in cui ciò diventerà chiaro.

 

Il problema è che in questo paese gli esponenti dell'estrema sinistra rimangono in uno stato di comprensione politica “pre-MAGA”.

 

La destra (groypers, BAP, LARPers "trad", ecc.), nel frattempo, ha risposto al MAGA trattando questa nuova forma di politica, come una bolla crittografica:

Oscillando tra "it’s so over" e "it’s so back", trasformando la politica in una sorta di gioco d'azzardo e speculazione, sperando che le “divinità-rane” garantiscano loro la "magia dei meme".

Non hanno alcuna comprensione del fenomeno, tutto ciò che capiscono è che in qualche modo esso è riuscito a superare le aspettative di tutti. Trattano il MAGA (come l'ascesa di Bitcoin) come un miracolo ultraterreno, poiché mancano della scienza immortale del marxismo-leninismo.

Non siamo interessati ad alcun tipo di sincretismo o di “unione” di vecchie forze ideologiche.

Il nostro obiettivo è schiacciarli tutti.

Appartengono tutti alla pattumiera della storia.

La fiamma viva e immortale del marxismo-leninismo attende una nuova sintesi, non basata sul compromesso con alcuna ideologia consolidata, ma basata su un nuovo sviluppo della storia stessa.

 

 

[1] https://www.theguardian.com/us-news/article/2024/may/24/what-is-maga-communism

[2] https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-marxismo_patriottismo_e_lotta_alla_sinistra_liberal_intervista_al_fondatore_del_collettivo_usa_infrared/5496_53531/

[3] Movimento per la democrazia in Europa 2025, organizzazione paneuropea fondata da Varoufakis.

Leonardo Sinigaglia

Leonardo Sinigaglia

Nato a Genova il 24 maggio 1999, si è laureato in Storia all'università della stessa città nel 2022. Militante politico, ha partecipato e collaborato a numerose iniziative sia a livello cittadino che nazionale.

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