Navalny, gli avvelenatori russi sono così inetti?

14287
Navalny, gli avvelenatori russi sono così inetti?


di Francesco Santoianni
 

Davvero inetti questi avvelenatori dei servizi segreti russi.
 

Per far fuori Litvinenko nel 2006 avrebbero usato il Polonio. E perché mai i servizi segreti russi (che, certamente, vantano una terrificante professionalità in omicidi) avrebbero usato, questo radioisotopo che ha la caratteristica di lasciare tracce del suo passaggio? Non se lo domandava La Stampa che annunciava pure il nome dei sicari: “Andrei Lugovoi e Dmitri Kovtun (...) Tracce del Polonio vennero trovate negli alberghi, ristoranti e altri luoghi pubblici da loro visitati.“
 

Nel 2018, per colpire  Sergej Skripal e la figlia avrebbero usato Novichok “un composto nervino cento volte più letale del Sarin che solo i russi posseggono” secondo vari media italiani. Altre domande: e perché mai i russi dovevano usare una sostanza che, possedendola solo loro, li identifica come mandanti? E visto che ci siamo: perché mai se il Novichock e cento volte più letale del Sarin Skripal e la figlia sono ancora vivi? 
 

Oggi è la volta di Alexei Navalny, ”oppositore di Putin”. Colpito con un the avvelenato servitogli in aereo. Così che, per identificare i sicari, basta dare una scorsa alla lista dei passeggeri o dell’equipaggio.
 

Davvero inetti questi avvelenatori dei servizi segreti russi.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

"I nuovi mostri" - Roger Waters "I nuovi mostri" - Roger Waters

"I nuovi mostri" - Roger Waters

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina di Giuseppe Masala Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE   Una finestra aperta La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il "cessate il fuoco" è nudo di Paolo Desogus Il "cessate il fuoco" è nudo

Il "cessate il fuoco" è nudo

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La sinistra, l'America, e l'Occidente di Giuseppe Giannini La sinistra, l'America, e l'Occidente

La sinistra, l'America, e l'Occidente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

L'orrore e' il capitalismo di Giorgio Cremaschi L'orrore e' il capitalismo

L'orrore e' il capitalismo

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti