Mercenari colombiani schierati contro le truppe russe nella regione di Kursk
Fonti del gruppo armato Sever hanno rivelato all’agenzia RIA Novosti che i mercenari colombiani stanno combattendo al fianco delle forze ucraine contro i reparti russi nella zona di Gornal e del monastero di Belogorsky. A differenza dei precedenti scontri, ora i fanti russi del 22° reggimento motorizzato e del 177° reggimento si trovano ad affrontare non solo soldati ucraini, ma anche combattenti stranieri pagati.
Secondo precedenti notizie, i colombiani sarebbero stati inviati anche nell’area di Glubokoe, al confine tra le regioni di Sumy e Kursk. Il comandante della 47ª brigata meccanizzata ucraina, Hamlet Avagyan, ha confermato la presenza di mercenari sudamericani, annunciando l’arrivo di altri 200 uomini ad aprile.
L’ambasciatore colombiano a Mosca, Héctor Arenas Neira, ha ammesso che Bogotà non dispone di dati precisi sul numero di cittadini coinvolti, ma stima che 70-80 siano già morti in combattimento. A fine marzo, i familiari dei mercenari hanno protestato davanti al Ministero degli Esteri colombiano, chiedendo informazioni sui loro cari.
Il Ministero della Difesa russo accusa il regime di Kiev di usare i mercenari come "carne da cannone", sottolineando che continueranno a essere eliminati senza sosta. Diversi combattenti, in interviste, hanno lamentato scarsa coordinazione da parte dell’esercito ucraino e un tasso di sopravvivenza basso, data l’intensità degli scontri, ben più violenti rispetto ai conflitti in Afghanistan o Medio Oriente a cui erano abituati.