Lo Stato biscazziere
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Lo Stato biscazziere.
Per la Lotteria Italia sono stati venduti 6,7 milioni di biglietti, con un incasso per lo Stato di circa 25 milioni di euro. Si tratta di una cifra decisamente contenuta: negli anni Ottanta e Novanta i tagliandi venduti per la Lotteria oscillavano fra i 25 e i 35 milioni. In questo arco di tempo è cambiata però profondamente la natura dei giochi e delle scommesse praticati dagli italiani e dalle italiane.
Nella Legge di bilancio per il 2024, infatti, sono previste entrate da tali voci, comprese quelle on line, per 21 miliardi di euro; una cifra enorme, che tende a crescere ogni anno. Nel 1987, le entrate dai giochi, lotterie e scommesse erano pari a 800 milioni di euro attuali, nel 2007 sono salite a 7 miliardi e ora abbiamo superato i 20 miliardi.
Si tratta di risorse pagate in larghissima parte dai redditi medio bassi, che destinano al gioco 130 miliardi ogni anno; una ludopatia costosissima in termini sociali. Naturalmente il gettito fiscale delle società che gestiscono i giochi, le scommesse e i casinò on line, è quasi nullo dal momento che una buona parte di tali società hanno sede fiscale in paradisi fiscali e sono partecipate dai fondi finanziari.
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Si tratta di risorse pagate in larghissima parte dai redditi medio bassi, che destinano al gioco 130 miliardi ogni anno; una ludopatia costosissima in termini sociali. Naturalmente il gettito fiscale delle società che gestiscono i giochi, le scommesse e i casinò on line, è quasi nullo dal momento che una buona parte di tali società hanno sede fiscale in paradisi fiscali e sono partecipate dai fondi finanziari.
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