L'imminente apocalisse economica europea sta per iniziare

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L'imminente apocalisse economica europea sta per iniziare


di Seshadri Kumar - Medium


All'inizio della tragedia umana che è la guerra in Ucraina, ho approfondito le cause del conflitto dal punto di vista di uno storico e di un politologo. L'analisi, "Capire il Grande Gioco in Ucraina", è disponibile qui.

Da allora gli eventi sono andati avanti e un'importante ricaduta della guerra è stata quella economica. In questo articolo esamino il ruolo e la situazione dell'Europa dal punto di vista di un economista.

L'Unione Europea ha assunto una posizione politica molto precisa sul conflitto tra Russia e Ucraina, allineandosi agli Stati Uniti. Ha applicato 8 pacchetti di sanzioni economiche contro la Russia e, al momento in cui scrivo, sta lavorando a un nono pacchetto.

Qual è stato l'impatto economico di queste sanzioni - sulla Russia e sull'Europa stessa? Cosa accadrà nei mesi a venire? Questo è l'obiettivo del presente articolo. Ho concluso che: 

La guerra in Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, sarà il cambiamento più importante nel mondo dai tempi della Seconda guerra mondiale. Cambierà radicalmente i rapporti di forza nel mondo. Il dominio del mondo occidentale finirà e sarà sostituito da un mondo multipolare.

La prosperità europea degli ultimi secoli rischia di finire a causa di decisioni miopi e poco ponderate relative al conflitto ucraino, prese dai leader europei con il pieno sostegno dei loro popoli. Queste hanno a che fare principalmente con le sconsiderate sanzioni economiche che l'Europa ha applicato unilateralmente alla Russia, che hanno iniziato a ritorcersi contro l'Europa, con l'alta probabilità che le cose peggiorino notevolmente nei prossimi mesi.

L'analisi qui presentata è principalmente di tipo economico e prende in esame l'effetto sulle economie europee di sanzioni prolungate (e, nel contesto attuale, "prolungate" potrebbe anche significare altri sei mesi) imposte dall'Occidente alla Russia.

Presenterò le prove che dimostrano che le sanzioni occidentali contro la Russia hanno danneggiato l'Europa molto più di quanto non abbiano fatto alla Russia nei nove mesi successivi alla loro imposizione e che nei prossimi mesi continueranno a degradare gravemente le economie europee, mentre colpiranno solo marginalmente quella russa. Il motivo principale è che la Russia è molto più autosufficiente dell'Europa. L'unica azione che potrà salvare l'Europa è la revoca incondizionata delle sanzioni autodistruttive e un accordo di pace in Ucraina alle condizioni della Russia.

Le uniche ipotesi importanti che ho fatto in questa analisi sono che, nei prossimi due o tre mesi,

- la guerra in Ucraina non si concluda con una completa sconfitta per la Russia

- l’Ucraina e la Russia non raggiungano un accordo di pace e

- Vladimir Putin non venga spodestato da un colpo di Stato in Russia - e che quindi le attuali politiche economiche e militari dell'Europa e della Russia continuino nel prossimo futuro.

Sebbene sia improbabile che la Russia venga colpita in modo significativo dalle sanzioni occidentali e si trovi in una posizione di forza sul campo di battaglia, grazie alla sua elevata forza economica e militare intrinseca (nonostante le recenti avanzate dell'Ucraina), sostengo che nell'improbabile caso in cui la Russia sembri destinata a perdere la guerra sul campo di battaglia o sul fronte economico, la Cina farà tutto il necessario per impedire tali risultati, per garantire il proprio futuro.

Questo saggio è organizzato in sei capitoli, seguiti da un capitolo di sintesi e conclusioni:

Il capitolo I illustra il contesto degli eventi accaduti dal 24 febbraio 2022 a oggi, in particolare le sanzioni economiche dell'Occidente come risposta all'invasione della Russia, e sottolinea il fatto che queste sanzioni, così come gli aiuti militari ed economici dell'Occidente all'Ucraina, non hanno avuto sulla Russia l'effetto sperato dall'Occidente.

Il capitolo II esamina vari indicatori relativi all'economia russa e conclude che essa gode di una salute migliore rispetto a quella di molte nazioni occidentali, soprattutto nel contesto della prolungata guerra economica tra Russia ed Europa che è stata avviata dall'Europa attraverso l'applicazione delle sanzioni occidentali alla Russia.

Il capitolo III parla delle interconnessioni della Russia con il resto del mondo e, soprattutto, con l'Europa, in termini di equilibri commerciali, e conclude che la Russia è molto più importante per l'Europa di quanto l'Europa lo sia per la Russia. Conclude inoltre che un embargo sulle merci russe non danneggerebbe fatalmente l'economia russa.

Il capitolo IV parla specificamente della dipendenza energetica dell'Europa dalla Russia e dimostra che la crisi energetica dell'Europa non è una crisi di prezzo, ma di approvvigionamento: l'energia fornita dalla Russia non può essere sostituita da nessun'altra fonte; la maggior parte delle nazioni europee dipende in modo critico dalle insostituibili forniture russe di gas naturale, petrolio grezzo e raffinato e carbone; un embargo energetico europeo nei confronti della Russia sarà devastante per le economie europee e causerà la deindustrializzazione dell'Europa, mentre causerà perdite minime e gestibili alla Russia.

Il capitolo V parla della deindustrializzazione dell'Europa che ha iniziato a verificarsi a causa delle sanzioni dell'Occidente contro la Russia, che hanno portato a privare le economie europee non solo del gas, del petrolio e del carbone russi, ma potenzialmente anche di cibo, fertilizzanti e diversi minerali preziosi di cui la Russia è un fornitore dominante, e di come questa deindustrializzazione si intensificherà nei prossimi mesi e anni. Spiega inoltre come questa crisi sia in atto da due anni e come la guerra in Ucraina sia solo l'ultimo chiodo nella bara economica dell'Europa. Parla anche delle conseguenze negative per l'Europa dell'imminente tetto al prezzo del petrolio che l'Unione Europea intende imporre alle esportazioni di petrolio russo.

Il capitolo VI parla di ciò che l'Europa può fare in risposta a queste sfide, discutendo le soluzioni più comunemente proposte: lo stoccaggio del gas in Europa, il GNL (Gas Naturale Liquefatto) e le energie rinnovabili; e mostra come nessuna di queste opzioni sarà sufficiente a scongiurare l'imminente apocalisse economica per l'Europa.

Infine, un capitolo SOMMARIO E CONCLUSIONI parla dell'impatto a lungo termine delle sanzioni dell'Occidente sulla Russia e di come queste cambieranno radicalmente il calcolo del potere nel XXI secolo.

È possibile leggere l'articolo completo qui. Per una rapida comprensione, leggere le Conclusioni Generali. Questo è il link all'indice.

PER APPROFONDIRE:

Giulio Palermo, Il conflitto russo-ucraino: l'imperialismo Usa alla conquista dell'Europa"



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