Licenziamenti AirItaly. Paolo Maddalena: "Al governo Draghi non interessa che migliaia di famiglie vengono gettate nel lastrico"

5091
Licenziamenti AirItaly. Paolo Maddalena: "Al governo Draghi non interessa che migliaia di famiglie vengono gettate nel lastrico"

L’economia italiana va a rotoli. Sul fatto, denunciato ieri, del licenziamenti di 1322 dipendenti di AirItaly, il governo, tramite la vice ministra allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, si è limitato a esprimere il proprio stupore, e nulla si sta facendo anche per le altre numerosissime vertenze in atto, dalla Whirlpool alla Gkn, da Gianetti Ruote alla Caterpillar e così via.
 
L’orientamento di Draghi sulla questione economica appare a questo punto molto chiara: il mercato deve risolvere da sé i propri problemi e lo Stato non deve intervenire nell’economia.
 
Non interessa che migliaia e migliaia di famiglie vengono gettate sul lastrico, che i posti di lavoro siano in balia delle decisioni speculative delle multinazionali, che la domanda di beni si assottigli influendo negativamente sullo sviluppo economico.
 
L’obiettivo resta quello di arricchire i ricchi e impoverire i poveri.
 
La soluzione di questo problema è tutta nelle norme della Costituzione relative ai rapporti economici, di cui al titolo terzo, della parte prima, Cost..
 
Le quali prevedono la incostituzionalità delle iniziative economiche che non perseguono fini sociali.
 
Strumento essenziale per raggiungere questa finalità è l’appartenenza al demanio del Popolo sovrano di tutti quei beni e servizi necessari per assicurare una vita agevole e dignitosa.
 
È impossibile anche solo pensare che un governo democratico consenta legittime privatizzazioni dei beni in proprietà pubblica del Popolo, le delocalizzazioni di impresa, come è stato sancito in un emendamento della legge di bilancio, del quale abbiamo ieri parlato, e le svendite a prezzi stracciati di beni e servizi appartenenti al Popolo a titolo originario di proprietà pubblica, come si evince dagli articoli 9, 41, 42 e 43 della Costituzione.
 
L’impegno di tutti deve essere oggi quello di far entrare nella mente dei giuristi e dei politici l’idea che passandosi dallo Stato persona giuridica (soggetto singolo) di Carlo Alberto, allo Stato-Comunità, soggetto plurimo (il Popolo), previsto in Costituzione, è cambiato anche il concetto di appartenenza pubblica, che non è più quella della proprietà privata dell’Ente pubblico, ma quello della proprietà pubblica del Popolo sovrano.
 
Basta ricordare che il primo rigo, primo alinea, dell’articolo 42 Cost. sancisce che: “La proprietà è pubblica o privata”.
 
Se non riconquistiamo la nostra proprietà pubblica non sarà più possibile una riconversione industriale, il passaggio automatico dei dipendenti da un’impresa ad un’altra e in ultima analisi la tutela del diritto al lavoro.
 
È pertanto indispensabile approfondire il tema del demanio costituzionale che sarà discusso nella riunione online del 21 gennaio prossimo venturo, a partire dalle ore 19.00, con accesso libero a tutti.
 
???????????? ???????????????????????????????????????? ???????? ???????????????????????????????? ???????? ???????????????? ???????????? ???????????????????????????????????????????? ????????????’???????????????????????? ???????????????????????????????? ???? ????????????????????????????????????????????????????????????????????????????@????????????????????.????????????

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Sempre peggio! di Michele Blanco Sempre peggio!

Sempre peggio!

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti