La strategia "ambientalista" per colpire la Cina è stato un tremendo boomerang

La strategia "ambientalista" per colpire la Cina è stato un tremendo boomerang

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Circa un anno e mezzo fa Ue e Usa vararono la strategia ambientalista. Il fine ultimo era mettere dazi alle merci cinesi, considerate inquinanti, e faceva parte della guerra commerciale che non è affatto finita.
 
Solo che i cinesi due anni fa vararono la politica della "doppia circolazione", esterna ed interna, focalizzandosi sul mercato interno. Perciò vararono misure fiscali finalizzate a diminuire il risparmio precauzionale della popolazione, così aumentando i consumi interni. Inoltre, nel 2008, come scrissi nel libro, con la legge sul lavoro passarono dal plusvalore assoluto, ora in vigore in Ue e Usa, al plusvalore relativo.
 
Chiunque abbia letto Il capitale sa bene che quest'ultimo batte il primo.
 
Prima ancora che facesse sul serio la guerra commerciale l'Occidente, dalla Cina hanno anticipato i tempi. Lo può solo fare un'economia pianificata e ben gestita, con gente preparata, e non chi è dominato da un'economia impazzita e dove le multinazionali spremano gli stati senza pagare una lira di tasse. Loro hanno Sun Tzu, L'arte della guerra", colpiscono senza attaccare.
 
Che fanno i celebri strateghi militari dell'Occidente? Studiano, per caso? Vedendo le vicende degli ultimi 20 anni, specie Iraq e Afghanistan, ho seri dubbi.
 
 

Pasquale Cicalese

Pasquale Cicalese

 

Economista. Ha aperto un canale telegram: pianocontromercato
 
 

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